Romanzo storico del 1870 sulla figura di Francesco Stabili di Simeone, meglio noto come Cecco d’Ascoli (Ancarano, 1269 – Firenze, 16 settembre 1327). Poeta, medico, insegnante, filosofo e astrologo/astronomo. Per il suo pensiero eterodosso in materia religiosa, fu condannato al rogo dall’Inquisizione romana.

Dall’incipit del libro:

Il dì 26 di luglio del 1326 tutta Firenze era in festa: le torri e le logge de’ grandi, le residenze delle arti maggiori e minori, i sestieri e i nobili palagj, sventolavano di pennoni, di gonfaloni e di bandiere; le vie erano gremíte di popolo, che si accalcava specialmente intorno al palagio del podestà; e molta gente avviavasi verso porta S. Gallo, la cui torre era stata edificata di fresco con disegno di Arnolfo di Cambio, ed era tutta adorna delle bandiere di parte guelfa, del popolo fiorentino, della repubblica, del papa e del re Roberto di Napoli. Doveva entrare solennemente in città Carlo duca di Calabria, figliuolo di esso re Roberto. A costui Firenze aveva data la signoría per dieci anni, con provvisione di 200,000 fiorini d’oro l’anno; ed egli già fino dal maggio precedente vi aveva mandato in suo nome, con 400 cavalli, quel Gualtieri di Brienne duca d’Atene, che in questo medesimo giorno 26 di luglio, diciassette anni dopo, fu cacciato a furia di popolo da Firenze, di cui si era fatto con male arti signore. Il gonfaloniere di giustizia, che era Geri Soderini, con tutti i priori; il vescovo, il podestà ed i capitani del popolo, erano iti ad aspettarlo fuori di porta, sotto un nobile padiglione di sciámito rosso seminato di gigli. Messi andavano e venivano, per vedere se nulla si scoprisse o si udisse: ogni picciol romore che veniva da quella parte, facea volgere in là tutti i volti, e tosto udivasi da mille bocche: il duca, il duca. Finalmente, in sul mezzogiorno, un lontano squillar di trombe annunziò che il duca arrivava davvero.

Scarica gratis: Cecco d’Ascoli, racconto storico del secolo XIV di Pietro Fanfani.