Sul Web sta spopolando una nuova truffa e questa volta le vittime non sono i correntisti o i titolari di carte di credito, ma gli automobilisti e i motociclisti; cresce, infatti, in modo esponenziale la “truffa delle assicurazioni online”, nuovo sentiero percorso dai cybercriminali, i quali hanno intravisto nell’impennata della richiesta di preventivi da parte di chi è alla ricerca della migliore assicurazione online (approfondimenti su http://www.migliorcontocorrente.org/migliore-assicurazione-online.htm) una nuova occasione di guadagno illegale.

La procedura è molto semplice. La vittima, infatti, si mette alla ricerca di prodotti assicurativi su Internet, solitamente molto più convenienti di quelli più standard e si imbatte in siti che nei nomi e nella grafica ricordano agenzie assicurative conosciute che propongono l’assicurazione a prezzi stracciati, inventandosi magari polizze temporanee, pagamenti rateali o altre formule di pagamento apparentemente molto convenienti per il sottoscrittore; spesso i malcapitati vengono intercettati tramite mail di phishing o messaggi su WhatsApp e giungono sui siti creati dai truffatori perché “accalappiati” da un messaggio promozionale. Sicuramente, comunque, qualsiasi sia il canale tramite il quale i potenziali clienti arrivano ciò che attrae tutti è il prezzo proposto, decisamente più basso rispetto a quelli che si trovano su un qualsiasi sito comparatore, che analizza i dati delle compagnie assicurative realmente esistenti.

A questo punto, però, la truffa è già praticamente andata in porto, in quanto la vittima chiede informazioni attraverso un apposito form e si trova incastrata in un veloce scambio di dati e informazioni, alla fine del quale gli viene richiesto di fare il pagamento; una volta effettuato quest’ultimo al malcapitato vengono forniti dei documenti che non hanno alcun valore legale.

Tra i casi più recenti spiccano le truffe portate a termine da un sito che si proponeva con il logo di Quixa Assicurazioni, del tutto simile a quello di Quixa, l’assicurazione online del Gruppo Axa, e quelle scoperte dagli uomini del Commissariato di Tarquinia, i quali, dopo aver fermato un cittadino i cui documenti assicurativi sono risultati, a sua insaputa, irregolari, sono riusciti a risalire agli autori della frode e ad arrestarli.

Attenzione, dunque, perché difendersi da questi attacchi è molto più semplice di quanto si immagini e ci vuole proprio poco a mettersi al riparo da pericoli di questo genere.

Tanto per cominciare occorre valutare con attenzione il sito di riferimento, spesso messo frettolosamente online dai cybercriminali, e controllare che ci siano informazioni sufficienti sulla società. Un sito scarno, senza pagine che approfondiscono la storia dell’agenzia o senza pacchetti assicurativi dettagliatamente descritti, dovrebbe insospettire all’istante.
Se poi volete essere assolutamente certi di non correre nessun rischio, basta fare una telefonata all’IVAss, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, l’organismo privato che vigila sulla sicurezza del consumatore e ha il compito di controllare tutti gli operatori del settore assicurativo; se l’IVAss non sa nulla dell’agenzia o della società con la quale stiamo per stringere degli accordi, è praticamente certo che ci troviamo di fronte a degli imbroglioni.

Questo articolo è un redazionale promosso da migliorcontocorrente.org.