In occasione dell’apertura della sala destinata ad ospitare le raccolte botaniche di Ulisse Aldrovandi, insigne naturalista bolognese del XVI secolo, Mattirolo ne ricorda la vita e l’opera con particolare riferimento all’attività di botanico apprezzata internazionalmente dal consesso scientifico dell’epoca e la inquadra efficacemente negli studi di botanica compiuti in Italia fino al 1600.

In appendice un quadro sintetico dell’organizzazione dell’orto botanico di Bologna e una descrizione sommaria dell’erbario di Aldrovandi, che lo stesso Mattirolo descriverà dettagliatamente in altra opera.

Sinossi a cura di Paolo Alberti

Dall’incipit del libro:

L’inaugurazione della Sala costrutta a spese del Comune e della Provincia di Bologna, destinata a conservare i cimelii botanici di Ulisse Aldrovandi, ebbe luogo il mattino del giorno 19 dicembre 1897 alle ore 10.
Erano presenti alla cerimonia il Sindaco, il Presidente della Deputazione provinciale, il Rettore dell’Università, i Presidi delle Facoltà di Scienze e di Medicina accompagnati da Professori e da Studenti, alcuni membri della Giunta comunale e di quella della Provincia e parecchie gentili Signore.
I discorsi ebbero luogo nell’aula delle lezioni nell’Istituto botanico elegantemente addobbata per la circostanza a cura del Municipio.
Parlò per primo il Sindaco, a cui rispose il Rettore, e quindi l’elogio di Aldrovandi e delle sue collezioni fu esposto dal Direttore dell’Orto botanico.
Fatta così la consegna della Sala alla Università, dietro invito del Rettore, passarono i presenti a visitare il nuovo Museo Aldrovandiano.

Scarica gratis: L’opera botanica di Ulisse Aldrovandi di Oreste Mattirolo.