“Con un cacciavite, una cuffia antirumore e una grande lampada, una di quelle da mille watt o giù di lì, capace anche di illuminare il buco del culo del mondo, ci dirigiamo muti verso casa giurando tra noi di non rifarlo mai più.”
Peter, assiduo lettore di annunci matrimoniali, Davide, disincantato osservatore della realtà, Matteo, ostinato maniaco della pulizia, e Diego, inetto slacciatore di reggiseni, sono compagni d’appartamento. Vivono gli anni universitari barcamenandosi tra imprese goliardiche, crucci esistenziali e amoritormentati. Cassonetti racconta la loro storia, descrivendo tre giornate della loro vita esattamente a distanza di un anno, le une dalle altre. Ma il tempo non scorre lineare, stravolge gli eventi, portandoli a incontrare se stessi, senza riconoscersi, mentre compiono le stesse azioni. Come se la loro vita fosse un interminabile fermo immagine, sospesa nel tempo, fino al finale.
Gianluca Antoni, classe ’68, vive a Senigallia e cerca di imparare a suonare il pianoforte con scarsi risultati. Quando può va a correre con il cane e viaggia per il mondo. Quando non può si guadagna da vivere facendo lo psicoterapeuta e il formatore, ma non vuole lavorare più di quattro giorni a settimana. Ci potrebbe anche riuscire se non esistesse il fisco (e il commercialista a ricordarglielo!). Tra le altre cose, ha pubblicato due guide per aiutare le persone a trovare il lavoro che piace. Cassonetti è il suo primo romanzo, in stampa dopo un’attesa di appena 10 anni! Ma Gianluca è un tipo paziente, a detta del suo psicoanalista.
RECENSIONE di Loredana Carloni (http://www.bellami.it)
Il romanzo, costruito attorno all’emblematica figura di Peter, giovane studente universitario, propone un soggetto di particolare interesse:il mondo universitario come dimensione esistenziale giovanile.
La storia, organizzata in cinque segmenti narrativi distinti, scandisce momenti di vita attraverso un’alternanza di fatti e pensieri, funzionale alla presentazione del mondo interiore del protagonista, improvvisamente illuminato dallo sbocciare di un amore.
La profonda necessità di esistere di Peter emerge con prepotenza nel corso dell’intera narrazione, attraverso espedienti stilistici dall’autore acutamente scelti ed efficacemente utilizzati. La diversificazione dei livelli narrativi, l’organizzazione circolare della struttura del racconto, il ciclico ripetersi di situazioni e il riproporsi di taluni oggetti, come anche la citazione di noti personaggi e la scelta di nomi, contribuiscono alla costruzione di un intreccio potentemente simbolico.
L’uso di un linguaggio incisivo e di un tono informale, appropriato al contesto di quotidianità che la storia descrive, conferisce all’azione realismo e concretezza. Buona la variazione dei registri linguistici. Un’ironia accattivante caratterizza i dialoghi, così come una poetica levità permea alcune riflessioni introspettive del protagonista che, talvolta, si spingono fino ad una sorta di flusso di coscienza. Tutto ciò contribuisce a rendere la lettura del romanzo, dotato di buona fluidità narrativa, coinvolgente e stimolante.
I personaggi, frutto di un’accurata ed approfondita elaborazione psicologica, incarnano una perfetta polifonia corale.
Il titolo del romanzo, »Cassonetti», ironicamente evocativo, è il ‘filo rosso’ che conduce l’intera narrazione attraverso il microcosmodi una dimensione giovanile alla ricerca di valori assoluti ed incorruttibili; una metafora del disagio esistenziale e dell’angoscia lacerante che attanagliano la coscienza di Peter, e del suo rifiuto di «essere una delle tante gocce che sparisce senza lasciare segno».
- Il romanzo, pubblicato dalla casa editrice “Italic-Pequod”, sarà disponibile nelle librerie dalla fine di maggio 2010.
- Il sito “Trovare il lavoro che piace”: http://www.trovareillavorochepiace.it/
- Il sito dell’editore: http://www.italicpequod.org/