Comunicato Stampa – Torino, 25 gennaio 2010
http://www.publicdomainmanifesto.org/

Storicamente il pubblico dominio, ovvero quelle opere dell’ingegno che si possono usare liberamente, come gli scritti di Alessandro Manzoni o le musiche di Giuseppe Verdi, ha rappresentato un bene comune di cruciale importanza per lo sviluppo della cultura. Il pubblico dominio, infatti, è costituito da opere che si possono liberamente tradurre, adattare e offrire nei formati più svariati (per ipovedenti, illustrati o riassunti per bambini, eccetera), facilitando e ampliando l’accesso alla cultura, soddisfacendo, almeno in linea di principio, tutti i bisogni degli utenti e fornendo materiale inesauribile per produrre nuove opere.

Nel corso degli ultimi decenni, tuttavia, le progressive estensioni del diritto d’autore hanno ridotto drasticamente tale patrimonio di conoscenza condiviso. Ciò, infatti, che agli albori del copyright era protetto per quattordici anni dalla data di pubblicazione è ora protetto fino a settant’anni dopo la morte dell’autore (se non di più, a seconda dei casi). Una durata pressoché infinita già in passato, ma a maggior ragione oggi, nell’era di Internet.

Per riaffermare l’importanza del pubblico dominio nelle nostre società così spesso definite «della conoscenza», oggi il progetto europeo COMMUNIA, coordinato dal Centro NEXA su Internet & Società del Politecnico di Torino, lancia il Manifesto del Pubblico Dominio, un documento che ricorda a tutti i principi alla base del pubblico dominio – inteso anche come “commons” e come prerogative degli utenti – e che propone alcuni principi guida e alcune raccomandazioni per assicurarne la vitalità sia oggi sia per le generazioni future.

Intellettuali di fama mondiale come Lawrence Lessig (Harvard University) e James Boyle (Duke University), nonché organizzazioni come Creative Commons (USA), Open Knowledge Foundation (UK) e Knowledgeland (Olanda), compaiono tra i primi firmatari del Manifesto, al quale, da oggi, sia individui sia enti possono aderire online all’indirizzo http://www.publicdomainmanifesto.org/.

Il Manifesto si affianca alla recente giornata del Pubblico Dominio (1° gennaio 2010, http://publicdomainday.org/), celebrata per segnare il giorno in cui ogni anno le opere di svariati autori e artisti cessano di essere coperte dal diritto d’autore (generalmente ciò avviene dopo 70 anni dopo la morte) per entrare a far parte del Pubblico Dominio. Quest’anno in diversi paesi si è celebrato il passaggio nel pubblico dominio delle opere di celebri autori morti nel 1939,come Sigmund Freud, William Butler Yeats e Alphonse Mucha.

Il Manifesto del Pubblico Dominio è già disponibile in diverse lingue, con altre traduzioni in arrivo, e può essere firmato da chiunque lo desideri. Il Manifesto è anche presente su Facebook.

Cos’è il Pubblico Dominio

In base alla corrente normativa sul diritto d’autore (o copyright), fanno parte del pubblico dominio quelle opere mai coperte dal copyright (perché non originali o perché meri fatti, leggi scientifiche, ecc.) o che non lo sono più per la scadenza del limite temporale di protezione previsto dalla legge (in molti paesi 70 anni dopo la morte dell’autore). Nella definizione adottata dal progetto COMMUNIA, il termine assume tuttavia un carattere più ampio, estendendosi alle varie forme di «accesso aperto» alla conoscenza, come le opere rilasciate con una licenza Creative Commons. Incluse in questa accezione di «pubblico dominio» sono anche le eccezioni e limitazioni al diritto d’autore previste dalla legge (diritto di cronaca, ecc.), eccezioni che nei paesi anglosassoni si articolano secondo la dottrina del «fair use».

Cos’è COMMUNIA

COMMUNIA è il Network Europeo dedicato al Pubblico Dominio Digitale formato da 50 partner (università, NGO, aziende, biblioteche, ecc.), coordinato dal Centro NEXA per Internet & Società. Grazie a un’ampia serie di attività, COMMUNIA opera come punto di riferimento europeo per l’analisi teorica e soprattutto per l’elaborazione di policy relative al pubblico dominio inteso in senso lato. Ampliando senso e portata del pubblico dominio in senso stretto (ovvero le opere al di fuori della tutela del diritto d’autore per carenza di requisiti o per decorrenza dei termini), COMMUNIA si occupa di questioni relative a forme alternative di licenze per i contenuti creativi, al libero accesso alle pubblicazioni scientifiche e ai risultati della ricerca, alla gestione di opere i cui autori sono sconosciuti, ovvero le cosiddette «opere orfane». Progetto triennale co-finanziato dall’Unione Europea, il progetto COMMUNIA sta producendo anche specifiche linee-guida relative al pubblico dominio in Europa. Maggiori dettagli: http://communia-project.eu/

Che cosa è il Centro NEXA su Internet e Società

Il Centro NEXA su Internet e Società del Politecnico di Torino (Dipartimento di Automatica e Informatica) è un centro di ricerca indipendente, fondato nel 2006, che studia in maniera multidisciplinare Internet, la «più grande invenzione del secolo» secondo il Premio Nobel Rita Levi Montalcini. Il Centro NEXA, che lavora in stretto collegamento col Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Torino e col Berkman Center for Internet & Society della Harvard University, attraverso il lavoro di ingegneri, giuristi ed economisti si sforza di gettare nuova luce sui complessi e a volte dirompenti cambiamenti prodotti da Internet. Autorevoli personalità costituiscono il Comitato dei Garanti del Centro NEXA, tra cui il fondatore e direttore del Berkman Center, prof. Charles Nesson, il prof. Yochai Benkler, sempre di Harvard, e altri eminenti studiosi italiani e stranieri, tra cui il prof. Stefano Rodotà, l’artista Michelangelo Pistoletto e il prof. Angelo Raffaele Meo. Per maggiori informazioni: http://nexa.polito.it/

Contatti:

NEXA Center for Internet & Society
Politecnico di Torino (Dipartimento di Automatica e Informatica)
Corso Trento, 21
10129 Torino

Ufficio Stampa:
Anna Piccitto
+39 (011) 5647245
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