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(voce di SopraPensiero)Pubblicati Agnese, Cura radicale, La figlia di Jefte e Lea di Felice Cavallotti.
Dall’incipit del libro (Agnese):
A Mantova, negli orti del castello Gonzaga, non lungi dal luogo donde evase Felice Orsini, verso il lago inferiore ed il ponte San Giorgio, è una pietra col nome di Agnese, fatta ivi collocare nel 1852 da un colonnello austriaco addetto alle fortificazioni. Essa segna il luogo dove furono giustiziati il 7 febbrajo 1391, per sentenza di Francesco II Gonzaga, Agnese Visconti, moglie di lui, e il di lei amante Scandiano.
Nel giugno 1872, trovandomi in Mantova per la prima del Guido, visitavo in compagnia del rimpianto Paride Suzzara Verdi quel luogo e quella pietra: e pensavo alla gentile pietà del soldato straniero che la pose: partii di là con l’idea di questo dramma in testa: e dentro lo stesso mese lo cominciai e trassi a termine. È infatti de’ miei lavori drammatici quello che ebbe più corta la gestazione.
Tutto questo è accennato nei pochi versi che formano il prologo al dramma: e quindi era perfettamente inutile che io qui lo ripetessi.