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(voce di SopraPensiero)Pubblicate La donna di picche, Dubrovskij, Novelle del defunto Ivan Petrovic Bjelkin e Il negro di Pietro il Grande di Aleksandr Sergeevič Puškin.
Dall’incipit del libro de La donna di picche:
Un giorno si giocava a carte da Narumov, della guardia a cavallo. La lunga notte invernale passò inavvertitamente; ci si mise a cena dopo le quattro del mattino. Quelli che erano rimasti vincitori mangiavano con grande appetito; gli altri stavan seduti nella loro distrazione davanti alle stoviglie vuote. Ma comparve lo champagne: la conversazione si animò, e tutti vi presero parte.
«Che hai fatto, Surin?» domandò il padron di casa.
«Ho perso, al solito. Bisogna riconoscerlo, sono sfortunato: gioco come un saggio, non mi accaloro mai, non c’è verso di togliermi di carreggiata, e perdo sempre!»
«E non ti sei lasciato tentare neppure una volta? Neppure una volta hai puntato, nel rout? […] La tua fermezza mi fa stupire.»
«Ma come fa Ghermann!» disse uno degli ospiti, indicando un giovane ufficiale del genio. «Da che è al mondo non ha preso in mano una carta, da che è al mondo non ha raddoppiato neanche una posta, sta su con noi fino alle cinque e guarda il nostro gioco.»
«Il gioco m’interessa fortemente» disse Ghermann «ma non sono in grado di sacrificare l’indispensabile per la speranza di acquistare il superfluo.»