Pubblicato L’assedio di Amantea di Nicola Misasi.
Dall’incipit del libro:
Con la fronte alle imposte socchiuse di un balcone, donna Lucia Guiscardi, baronessa di Roccanera, fissava immota la campagna lontana. Un lungo camice bianco ne vestiva la bella persona che appariva assai sofferente, e la rotondità del grembo era indizio che fra poco sarebbe divenuta madre. Il villaggio sottoposto alla casa baronale risuonava di grida, di fucilate e di un rullar continuo di tamburi: era quello il frastuono delle feste popolari; ed infatti le strette viuzze fra i tugurii erano sormontate d’archi trionfali. Per i sentieri della campagna si vedevano lunghe fila di contadini che si avviavano verso una collina attraversata da una via mulattiera, chè in quell’anno 1780 ancora le nostre contrade non erano solcate dalle larghe vie maestre, perocchè la prima a costruirsi fu quella decretata da Gioacchino Murat nel 1810, tra Napoli e Reggio. Con le braccia incrociate, col viso improntato ad una preoccupazione ineffabile, Carmela, la vecchia nutrice di donna Lucia Guiscardi, pareva anche essa assorta nella contemplazione di quel punto lontano verso il quale la folla si dirigeva. Infine si scosse, mise la mano sulla spalla della signora e con materna premura le disse: — Tornate a letto, via, tornate a letto. — Fra un’ora sarà qui, fra un’ora — mormorò donna Lucia di Roccanera, come se rispondesse ad un suo pensiero.