Leggiamo sul Notiziario internazionale sull’accessibilità curato dall’Istituto F. Cavazza, http://www.cavazza.it/, e volentieri riportiamo:
Promulgata la legge sul copyright dei formati accessibili.
La prossima settimana [il 31/10/2003, N.d.R.] entrerà in vigore una nuova legge che consentirà alle scuole, alle biblioteche e alle organizzazioni no-profit del Regno Unito di fornire versioni accessibili di materiali stampati alle persone affette da disabilità visive senza dover richiedere il permesso ai detentori dei diritti d’autore.
Questa legge si applica alla produzione di libri in formati accessibili effettuata dai singoli individui con disabilità visive, dalle scuole, dagli istituti e dagli enti no-profit.
La Legge sul Copyright (Per I Disabili Visivi) (http://fastlink.headstar.com/copy1), che entrerà in vigore il 31 ottobre 2003, stabilisce che se un’organizzazione no-profit o un ente didattico possiede una copia master di un’opera letteraria, teatrale, musicale o artistica, non costituirà una violazione del copyright da parte di questi enti crearne o fornirne copie accessibili alle “persone affette da handicap visivi per i quali la copia master non è accessibile a causa della loro menomazione”.
Ciò significa che i disabili visivi riceveranno copie accessibili dei libri nel giro di qualche settimana, senza dover aspettare mesi come accade oggigiorno in base agli attuali accordi per la distribuzione di versioni accessibili tramite pochi enti autorizzati, come ad esempio il RNIB.
Secondo Barbara Stratton, consulente per il copyright presso l’Istituto di Certificazione dei Professionisti dell’Informazione e delle Biblioteche (Chartered Institute of Library and Information Professionals, CILIP – http://www.cilip.org.uk/), “nessuno dovrà ricavare un profitto dalla creazione di una copia accessibile, ma sarà possibile chiedere un contributo all’utente“.
“Il fatto che [la legge] non specifichi il formato ma parli soltanto della creazione di un formato accessibile è un elemento molto positivo” dichiara David Mann, funzionario del RNIB incaricato di questa campagna. “L’unico limite significativo posto riguarda l’esistenza di un’equivalente versione accessibile già presente sul mercato commerciale“, ha spiegato, dal momento che la legge consente ai disabili visivi di ottenere versioni accessibili dei vari materiali soltanto se non ne esisteva nessuna in precedenza.
Sito web di accesso per il notiziario in lingua inglese (comprendente archivio): http://www.e-accessibility.com/.
Sito web di accesso per il notiziario internazionale sull’accessibilità curato dall’Istituto F. Cavazza, in lingua italiana: http://www.cavazza.it/eab/.
A quando una legge simile in Italia?