(voce di SopraPensiero)

L’uomo usa la parola per comunicare. Anzi: la parola è il mezzo più potente e più frequente che l’uomo usi per comunicare. E con essa l’uomo esprime non solo se stesso agli altri, ma anche il proprio modo di recepirli: ci riflettiamo nell’altro quando capiamo – tramite ciò che ci dice – che ci è vicino, che lo stiamo annoiando o che ci disprezza. La parola, insomma – chi di noi non ne ha fatto l’esperienza, da protagonista o da vittima? – può essere anche molto pericolosa, proprio perché potente: andrebbe maneggiata con cura. Siamo soliti ad esempio, senza farlo apposta, sparare sentenze moralistiche su chiunque e fare facilmente paragoni, proprio mentre neghiamo o sminuiamo con la massima disinvoltura (e perizia retorica) le nostre responsabilità. Comunicare in maniera più efficace può essere utile non solo a una maggiore chiarezza, ma anche a stabilire rapporti migliori e più autentici con quelli che ci stanno vicino: ambito di studio della CNV (Comunicazione NonViolenta), ispirata all’intuizione gandhiana e perfezionata secondo le tecniche, le pratiche e le conoscenze moderne.
Un manuale di CNV scritto con un linguaggio piano, che intercala parti più didascaliche e descrittive con aneddoti tratti dall’esperienza dell’autore e con esempi ed esercizi proposti. A volte non è la mancanza di facondia che ci impedisce di dire la cosa giusta, ma solo la nostra incapacità (quasi mai dovuta a un limite strutturale; più spesso causata da una mancanza d’allenamento) di metterci nei panni degli altri. Coltivare l’empatia e la capacità di ascolto degli altri non è un’attività né complicata né per pochi, e può essere la soluzione a tanti problemi familiari, a scuola, sul lavoro.


M.B. Rosenberg, Le parole sono finestre [oppure muri], ed. Esserci, 20146, pp. 256, euro 16,90.

Articolo precedenteChi ha paura di Pulcinella? Un noir e/o di Massimo Torre
Articolo successivoF. Folgheraiter, Non fare agli altri. Il benessere in una società meno ingiusta, ed. Erickson
Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.