(voce di SopraPensiero)

Nonostante non sia proprio giovanissima, Alonza Ramirez è una delle donne più belle di Ciudad Juarez, cittadina messicana in cui vive da sempre e ora, cinquantenne, gestisce El Guacamole, ristorantino senza pretese che porta avanti malgrado la cronica e secolare crisi economica, con tenacia e fierezza. Alonza è vedova: suo marito l’ha lasciata tempo fa per la bottiglia. Non che le abbia preferito l’alcol: è caduto mortalmente in un fosso, ubriaco fradicio che era. E ora anche Diego – sguattero, cuoco e tuttofare – sta per lasciarla: il sogno di attraversare la frontiera con gli Stati Uniti si è fatto incontenibile e lui ha ormai messo da parte i duemila dollari che serviranno per pagare i trafficanti di uomini. Al di là, la speranza di un lavoro, di un reddito, di una casa, di una vita migliore; di qua, la disperazione che conosce fin da bambino, spaccio di droga, sesso a pagamento – anche con i bambini – omicidi su commissione e ben poco d’altro. Gli USA sono tutto per lui adesso. Poco importa se chissà per quanto tempo continueranno a chiamarlo wetbacks, uno dei tanti che arrivano dalla frontiera con la schiena tutta bagnata […]
Guido Mattioni, giornalista udinese alla sua seconda prova letteraria, colpisce fin dalle prime pagine con una prosa vivace e mai sovrattono, che aspira a parlare del dramma della povertà estrema senza retorica né ideologia, con la compassione di chi è riuscito a seguirne gli stenti passo dopo passo. Così seguiamo l’audace giovanotto nel suo calvario lontano da casa. E percepiamo il peso delle speranze sue e di tutti quelli che confidano in lui: in tanti infatti gli hanno affidato i loro risparmi per permettergli di espatriare; ora si aspettano che lui, una volta sistemato, mandi «i soldi a casa». Molto ben scritto (e con lo stile del romanzo sudamericano): non sorprende che il suo precedente lavoro, Ascoltando le maree, che gli ha fruttato la cittadinanza onoraria della località in cui è ambientato – Savannah, in Georgia – venga adottato cone testo di lettura nei corsi di italiano alla Georgia State University di Atlanta.


G. Mattioni, Soltanto il cielo non ha confini, ed. Ink, 2014, pp. 200, euro 14.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.