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Scritto nel 1919, il libro 8 anime in una bomba segna un importante punto di evoluzione nell’opera di Marinetti che, come sempre e come è logico, riflette nei suoi scritti lo sviluppo e il decorso del suo pensiero. La progressiva identificazione della rivolta futurista con il fascismo compiutasi nell’immediato dopoguerra risulta abbastanza evidente anche in questo libro. Nello stesso anno infatti Marinetti fu secondo nella lista elettorale capeggiata da Mussolini. Se confrontiamo il romanzo precedente, del 1914, Zung Tumb Tumb, vera espressione dei principi dei manifesti futuristi, e in cui sintassi, aggettivazione, avverbi, punteggiatura sono in pratica cancellati per dare spazio alla simultaneità tra sensazione ed espressione per mezzo della trascrizione fonica della sensazione stessa, troviamo invece in 8 anime in una bomba gli embrioni, e anche qualcosa in più, della incipiente svolta accademica e, inevitabilmente, burocratica; gli aspetti violenti di suoni e colori, le vivaci esplosioni di sensi che erano gli elementi positivi e innovativi delle sue prime opere, vengono pian piano sostituiti da contenuti “sentimentali”, da una rinnovata adesione a canoni sintattici più convenzionali, a ripetizioni che iniziano ad essere stanche. Certamente non si è ancora perso quello sconfinamento tra erotismo e aggressività, anche se appare superato il concetto, che sguaiatamente Marinetti aveva espresso in una lettera al poeta Lucini: “Tu puoi rispettare le donne quanto vuoi: resta il fatto che per me non c’è alcuna differenza tra una donna e un materasso”.
La guerra, da poco conclusa e presente per tutto il romanzo, continua ad apparire “la sola igiene del mondo”, ma sorge l’aspetto psicologico, probabilmente autobiografico e introspettivo, che vale a identificare le otto anime (Eroismo spensierato, Allegria seduttrice, Potenza artistica, Italianità duttile brutale guerriera sfottente, Lussuria, Nostalgia sentimentale, Genio-rivoluzione, Purezza) che concorrono a comporsi nella bomba da scagliarsi contro “lo stesso lurido trincerone austro-tedesco pieno di colera pidocchi preti moralisti spie professori e poliziotti”. Siamo quindi ormai lontani dai contenuti fondanti della polemica futurista, l’opposizione alla società borghese in nome di una concezione anarchica della vita contrapposta ai valori di ordine, democrazia, famiglia, sentimento che fungevano da volano per spunti polemici sociali e letterari.
Nonostante la presenza, come detto, di ottica aggressiva per la sessualità, l’attenuazione della stessa gli consentirà, nel corso dello stesso 1919, di scrivere in collaborazione con Enif Robert Un ventre di donna, che, in una certa misura, appare strettamente collegato a questo 8 anime in una bomba, alternando le considerazioni della donna ricoverata alle descrizioni di violenza tipiche della guerra al fronte.
L’attivismo marinettiano, da sempre sostenuto da una concezione solidale e collettiva della creatività, aveva cominciato ad attrarre una nuova generazione, dando così origine a quello che i critici definirono poi “secondo futurismo”, nel quale è certamente presente un’estetica più “femminile” rispetto a quella dei primi anni. Nel sesto punto del programma politico futurista si legge infatti: “Abolizione dell’autorizzazione maritale. Divorzio facile. Svalutazione graduale del matrimonio per l’avvento graduale del libero amore e del figlio di Stato”. Questo certamente permise e fu stimolo a far nascere un ruolo importante per le donne nelle principali innovazioni estetiche del futurismo, attraverso la negazione dei principi fondanti del convenzionalismo borghese, disconoscendo il ruolo costrittivo ostacolante l’emancipazione del desiderio erotico.
Al di là del “disprezzo” proclamato dal Marinetti – che, è giusto precisare, nella sua vita quotidiana fu tenero e premuroso sposo e padre modello – fu anche attraverso le sue idee e provocazioni che tante donne poterono trovare nel futurismo e nella sua carica utopica e rivoluzionaria la possibilità di provare a sovvertire gli stereotipi femminili decadenti e borghesi. In questo quadro complessivo il testo, che qui viene presentato in edizione elettronica, ha un’importanza tutt’altro che marginale.
L’e-book è basato sull’edizione originale del 1919 e si sforza di rispettarne anche le peculiarità grafiche (le “anime” sono simboleggiate anche da differenti caratteri tipografici).
Sinossi a cura di Paolo Alberti
Dall’incipit del libro:
Sul Piave. Grande cucina affumicata della cascina Olivotto.
Sbrigo la mia corrispondenza erotica stemperando sulla carta un po’ di quel crepuscolo rossastro verde-dorato. Brutalmente si spalanca la porta. Il tenente Carnevali entra con la neve, un brontolio di cannonate lontane e il ssss molle del Piave.
– T’invito alla nostra mensa. Pranzo squisito e pianoforte a coda.
Via in carrozzino per le strade sfondate.
– Abbiamo un enorme pianoforte a coda; presumibile che i puntatori austriaci trascurino la nostra casa in rovina.
Oscillante bianco nero viscido del buio nevoso.
Cortile-pantano. I muli col rancio. Cracziiing draang di casse di cottura. Vocio tanfo fumo acremordente negli occhi in gola. Cactus frenetici della fiammata. Ombre-luci che sbozzano volumi massici di artiglieri. Poi su per la scala di legno fangosa. Piccola camera illuminatissima. Sul muro carte quadrettate, ovali, strisce e zone di sbarramento. Due ufficiali chini sulla tavola centrale. Un gran letto matrimoniale sotto il groviglio dei fili che il telefono da campo modello Siti arteria fuori della casa a tutti i pezzi della batteria.
Esorbitante pasta asciutta sanguigna carne dura e pagnotta abbrustolita. Giù rumore di carri pesanti gridio sforzi nella neve cocciuta.
Scarica gratis: 8 anime in una bomba di Filippo Tommaso Marinetti.