Luciano Ballabio – Giorgio Fabbri – Francesco Senese, Come un’orchestra. Fare musica insieme per crescere insieme, Presentazione di Salvatore Accardo, collana «Le Comete», Franco Angeli Editore, Milano 2010, pp. 240, euro 24,00

 

«Fare musica insieme», un progetto di tensione vibrante e sentita che propone in un lavoro di rispetto reciproco, la formazione del giovane, del meno giovane, di chi aveva sempre pensato di essere negato / stonato / inadatto, viene a connotare l’obiettivo di questo importante testo elaborato da grandi maestri della musica. Ho iniziato la lettura, curiosa di conoscere strumenti nuovi per avvicinarmi al senso della musica ed insieme consapevole dei miei notevoli limiti di conoscenza in questa mirabile arte. Fragile conoscenza ma non mancanza di sensibilità e penso, a lettura ultimata, che l’intento di questa orchestra «a più voci» sia proprio il coinvolgimento emozionale.

Si evidenziano l’importanza dell’ascolto e della libertà espressiva all’interno di un rispetto reciproco dove il silenzio è la sola pausa alle note insieme alla coesione del gruppo dei partecipanti che si fonde con gli ascoltatori in un contagio che permane e accompagna la nostra armonia interiore. É Giorgio Fabbri a scrivere: «la musica [ […]] tra le volte mirabili della Cattedrale di Pisa in un’armonia celestiale di cori e di orchestre, altro non è che il simbolo del viaggio eterno e costante che l’uomo fa all’interno di se stesso, alla scoperta sempre più sorprendente della ricchezza inesauribile dell’umana natura, che trova nella musica il suo riflesso più alto, nobile, sublime». E Francesco Senese continua: «la musica non finisce quando hai suonato l’ultima nota. Continua. Manifestare apertura, accoglienza, amore, creare un rapporto umano positivo con chi ti circonda è altrettanto importante del suonare bene. É bellissimo vedere la faccia di un bambino che si rivolge a te, perché in realtà lui si sta rivolgendo alla musica che tu rappresenti». Vicini al sistema orchestrale infantile creato in Venezuela da Josè Antonio Abreu, gli scrittori-musicisti si fanno pienamente sostenitori di un’arte, in particolare quella della musica, che non solo consolida i rapporti umani e solidali di una comunità ma che è capace di travalicare confini geografici e differenze culturali.

É la musica quindi a fare degli uomini, gli abitanti a-temporali e a-spaziali di un cosmo dove l’adesione e il coinvolgimento formano ed educano le potenzialità che tutti posseggono, spesso senza neanche saperlo.

Paulo Coelho scrive «ascolta il tuo cuore, esso conosce tutte le cose [ […]] se hai un desiderio, comunicalo all’universo e lui tramerà affinché si realizzi». Amplierà la musica del cuore, Luciano Ballabio con un linguaggio che si fa nota, si orchestra, si sparge nel foglio e ci permette di fruire pagine scritte che vitalizzano la parola di ulteriore coinvolgimento che la scalda ed insieme la dirige e la offre.

La musica quindi è una metafora del sentimento che attinge per molte delle sue forme alla natura dell’uomo. Ed è al dentro di noi che si ispirano gli autori del libro per indurci a riflettere e a sentire, a conoscere ed emozionarsi e soprattutto a mettersi in gioco «come un’orchestra».

Luciano Ballabio ha pubblicato dodici volumi tra cui L’arte di non lamentarsi mai, Intelligenza sensuale, Personaleprofessionale (con Daniela Baronetto) e Ispirati dalla bellezza. Ha iniziato a studiare violino a trentaquattro anni e dal 2006 fa parte della più importante Orchestra Sinfonica Amatoriale italiana, LaVerdi per tutti, creata dalla Fondazione Giuseppe Verdi di Milano.

Giorgio Fabbri, Organista, Clavicembalista, Direttore d’Orchestra e Compositore, ha partecipato a centinaia di eventi artistici in tutto il mondo in importanti teatri, festival internazionali, radio e televisioni. Attualmente è Direttore del Conservatorio di Musica Girolamo Frescobaldi di Ferrara. Si occupa anche di formazione d’impresa proponendo un modello, MusicMind System, finalizzato a valorizzare attraverso la musica il potenziale della mente umana.

Francesco Senese, iniziato lo studio del violino a sette anni e diplomato con il massimo dei voti al Conservatorio Giuseppe Verdi di Como, si è perfezionato con Sergej Krylov, Pavel Vernikov e Herman Krebbers, vincendo numerosi concorsi nazionali ed internazionali. Fa parte dell’Orchestra Mozart di Bologna e della Lucerne Festival Orchestra dirette da Claudio Abbado. Collabora con l’orchestra del Teatro alla Scala di Milano e l’Orchestra da Camera di Mantova. Direttore del Festival Musica sull’Acqua, è tra i fondatori della Human Rights Orchestra.