(voce di Luca Grandelis)

La disputa sull’interpretazione della meccanica quantistica (MQ) continua a coinvolgere filosofi e scienziati e ad appassionare i curiosi di filosofia della fisica. La MQ «spiega la realtà», o è soltanto un modello matematico atto a predire (e con grande accuratezza) i risultati di certe misurazioni? Ci dice qualcosa sulla natura, o su noi stessi (e sulle capacità – e limitazioni – della nostra conoscenza)? Ci si deve arrendere al fatto che quello di Einstein, Podolsky e Rosen (EPR) sia un paradosso, oppure – come sostenne fino alla fine con grande ardore Karl Popper – si può affermare che «ciò che è paradossale è solo l’interpretazione di Copenaghen»?
Il volume Il paradosso della realtà fisica. Le interpretazioni dell’argomento di Einstein, Podolsky e Rosen, curato da Gino Tarozzi (ed. Mucchi, 1992) è una piccola collezione di tesori: vi si trovano in traduzione italiana (grazie all’opera di Vincenzo Fano e Rossella Lupacchini) lo storico saggio di EPR dal titolo «Può considerarsi completa la descrizione della realtà fisica data dalla MQ?» e la risposta di Bohr sul successivo numero della «Physical Review»; i saggi di John Bell sul paradosso EPR e su «soggetto e oggetto»; e ancora l’articolo in cui Popper propone una nuova versione dell’«esperimento» EPR (Popper infatti sosterrà sempre che quello di EPR non è affatto un paradosso bensì – come volevano gli autori – un esperimento volto a mettere in luce un preciso vulnus della MQ) e quelli di d’Espagnat, Wigner e Wheeler (oltre agli importanti contributi italiani di Tarozzi, Piccioni, Selleri, Pignedoli).
Uno studio corale che prende le mosse dalla obiezione di EPR per affrontare i problemi della completezza e del realismo della MQ, ma che si spinge fino alle questioni dell’incompatibilità tra la MQ e la relatività einsteiniana e sul significato dell’osservazione. Con numerose illustrazioni bianconero infratesto.


G. Tarozzi (a cura di), Il paradosso della realtà fisica. Le interpretazioni dell’argomento di Einstein, Podolsky e Rosen, ed. Mucchi, 1992, pp. 190, collana «Serie di fondamenti e filosofia della fisica» dell’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.