Con “Lacrime Cobalto” ha incantato pubblico e critica riconfermando la sua profondità emotiva e lirica ed ora, Ruggero Ricci, torna ad illuminare il panorama musicale italiano con “Esplodere” (Orangle Records/Ada Music Italy/ Warner Music Italy), un inno all’audacia di vivere a pieno che sfida le gabbie imposte da preconcetti e stereotipi sociali.
Prodotta dall’immancabile tocco del visionario Massimiliano Giorgetti e dall’estro creativo di Tia Snow, questa traccia rappresenta un viaggio nell’essenza dell’essere umano e nelle sue contraddizioni più intime: un vero e proprio capolavoro di poesia in musica, moderno e al contempo fuori da ogni epoca, che risuona con un immaginario emotivo ineccepibile, sfiorando e facendo breccia nel cuore degli ascoltatori nella costante lotta per l’autenticità che attanaglia la società dei nostri giorni.
Un grido di libertà contro i vincoli autoimposti, l’autocensura, i pregiudizi, le etichette e tutte quelle barriere che ci privano di noi stessi, in un mondo sempre più orientato ad offuscare e spegnere il carattere e l’identità di ciascun individuo. L’arrangiamento pop-elettronico, impeccabile ed incredibilmente suggestivo, si fonde con un testo dalla levatura straordinaria, che invita ad una riflessione sulle scelte personali, sul coraggio di vivere perseguendo i propri ideali, i propri desideri, affrontando le complessità di agire liberamente in un contesto sociale pieno di limitazioni e aspettative.
Ruggero Ricci, con l’eleganza e la sensibilità che corroborano la sua cifra stilistica, ci esorta a rompere le catene dell’autoinganno, come suggerito sin dall’apertura del brano. «Nel buio riconoscersi, esplodere», un’introduzione potentissima, che racchiude in sé la presa di coscienza, il punto di rottura che ci consente di prendere in mano la nostra vita, decidendo di essere finalmente noi stessi, a dispetto delle convenzioni.
Una rivelazione animica, un prezioso momento di confronto che ci pone dinanzi ad un bivio: implodere nel conformismo, oppure esplodere in uno slancio di autenticità, cessando di incatenarsi alle proprie insicurezze, alle proprie paure, prigionieri in gabbie di cristallo, tra desideri e aspettative, che ci impediscono di spiccare il volo.
«Resti vuoto a perdere ogni volta che provi a vestirti di ciò che non sei» canta Ricci, evidenziando la battaglia interna tra l’essere veri e le maschere che indossiamo per piacere agli altri, nell’illusione di piacere maggiormente a noi stessi. Un’infida trappola a cui andiamo incontro per vestirci di un’identità che non ci appartiene, da cui poi scaturiscono dolore e vacuità; una lotta che spesso, troppo spesso, sfocia in un vuoto esistenziale. L’artista romagnolo, non si limita a delineare un viaggio emotivo nelle relazioni, personali ed interpersonali, ma crea un parallelo con questa battaglia, con questa lotta contro la depressione, offrendo una prospettiva intima sulle sfide della vita moderna.
E nella riuscitissima metafora con le slot machines del passaggio «Siamo impossibili da spiegare in un punto di vista, giocare alle slot machines credendoci», Ruggero Ricci punta i riflettori sulla complessità e l’aleatorietà dei rapporti, suggerendo come siano spesso imprevedibili e soggetti al caso, simili al gioco d’azzardo. La frase evoca l’idea che, nonostante le incertezze, ci sia una speranza e una fede nel potenziale positivo delle relazioni, proprio come quando si gioca sperando nella fortuna. Questo verso mette in luce la volontà di credere in noi stessi e negli altri, nonostante la nostra natura imprevedibile e talvolta difficile da comprendere.
Perché «soffriamo di calma apparente» e «abbiamo ali di vetro» che rivelano una condizione di tranquillità di facciata celando un tumulto interiore di emozioni contrastanti, ma nella nostra la fragilità umana e nel costante equilibrio tra la necessità di proteggerci e il desiderio di liberarci, quelle stesse ali diventano l’emblema della bellezza unica e pura che vive in ciascuno di noi e della nostra capacità di trasformare i sogni in obiettivi prima e in realtà poi, quella stessa capacità che ci permette di aspirare, ambire e giungere ad altezze inesplorate, pur e proprio grazie alla vulnerabilità che ci contraddistingue.
Con “Esplodere”, accompagnato dal videoclip ufficiale girato a Ferrara, diretto da Andrea Artioli e impreziosito dalla presenza della modella Jasmine Costa – che verrà presentato in anteprima nazionale su Sky TG24 e rilasciato su YouTube nel corso delle prossime settimane -, Ruggero Ricci dimostra ancora una volta la sua abilità di navigare tra i sentimenti più profondi dell’animo umano, con una finezza espressiva che tocca l’anima e un’abilità autorale che ispira e infonde coraggio e resilienza. Questo brano è un richiamo all’autenticità, all’accettazione di sé, al coraggio di mostrarsi vulnerabili perché è proprio dalle fragilità che sbocciano forza ed audacia, celebrando il coraggio di esporsi, ma anche la bellezza e la libertà che risiedono nell’accettare la propria unicità.