(voce di Luca Grandelis)

L’autismo predispone al talento? Perché? Il talento può essere determinato, in generale, da deficit neurocognitivi? Queste e altre domande intorno alle cosiddette «abilità eccezionali» in due libri Erickson del 2012: Autismo e talento, curato da Francesca Happé e Uta Frith e Autismo e psicomotricità, di Giovanna Gison, Andrea Bonifacio ed Ermelinda Minghelli.
Gli studi raccolti nel primo (frutto del lavoro delle massime autorità mondiali del settore) rispecchiano il contenuto di un convegno organizzato congiuntamente dalla Royal Society e dalla British Academy tenutosi nel settembre 2008 e indagano le questioni trasversalmente, dalle scienze umane a quelle biologiche. Fuori da semplificazioni, banalizzazioni e stereotipi: l’unica evidenza scientifica che abbiamo al momento è che non tutte le persone di talento sono autistiche e viceversa – ma che gli orizzonti della ricerca (cui è dedicato l’ultimo saggio) sono ancora molto ampi e inesplorati.Autismo-e-psicomotricita-590-0112-6Il secondo volume si pone invece nella prospettiva più marcatamente clinica della riabilitazione. Riabilitare non vuol dire solo riattivare nel soggetto disabile le funzioni fisiche e psichiche nella misura del possibile, restituendogli «il miglior livello di vita possibile», ma anche favorirne la sua relazionalità e la sua integrazione sociale. Obiettivo tanto più ambizioso nel caso del bambino (di cui in particolare si occupa li libro) in cui le difficoltà del superamento dell’evento patogeno si incrociano con quelle tipiche dell’età evolutiva: a questo proposito si prende in esame «OPeN», insieme di procedure volte all’abilitazione dei bambini (18/24 mesi-4/5 anni di età) affetti da DSA (Disturbi dello Spettro Autistico).


1) Francesca Happé e Uta Frith (a cura di), Autismo e talento. Svelare il mistero delle abilità eccezionali, ed. Erickson, 2012, pp. 335, euro 19 (la traduzione dell’opera è stata realizzata grazie al contributo del SEPS-Segretariato Europeo per le Pubblicazioni Scientifiche).

2) Giovanna Gison, Andrea Bonifacio, Ermelinda Minghelli, Autismo e psicomotricità. Strumenti e prove di efficacia nell’intervento neuro e psicomotorio precoce, ed. Erickson, 2012, pp. 270, euro 19.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.