Pubblichiamo di seguito il comunicato diffuso dal Comune di Forlimpopoli in merito a una importante operazione di restauro di libri appartenuti a ragazzi ebrei durante la guerra e ritrovati in provincia di Modena.

I volumi, consegnati alla cooperativa Tribucoop, provincia di Forlì-Cesena, dove sono stati portati a termine i lavori, sono ora patrimonio della Fondazione Villa Emma di Nonantola – Ragazzi ebrei salvati, costituitasi nello stesso anno del ritrovamento.

La sua principale finalità, fare memoria della solidarietà della cittadina modenese che durante l’ultima guerra ha soccorso 73 giovani ebrei provenienti da Germania, Austria e Jugoslavia, viene portata avanti soprattutto promuovendo  incontri con le scuole e di formazione. Iniziative che cogliamo l’occasione di ricordare, in questo periodo, in prossimità della giornata della Shoah, che si celebra il prossimo 27 gennaio.

Il ritrovamento risale al 2002, quando in una cantina di Modena vengono ritrovate due casse di legno contenenti 96 volumi, per la maggior parte in tedesco, editi nei primi decenni del Novecento. Grazie al timbro Delasem (Delegazione per l’assistenza agli emigranti ebrei) – Villa Emma, è stato possibile stabilire una relazione tra quei libri e la storia dei ragazzi ebrei accolti e salvati dalla comunità di Nonantola tra il 1942 e il 1943.

Quei libri, ora patrimonio della Fondazione, hanno alimentato sogni e pensieri di adolescenti e giovani, offrendo ore e ore di lettura che hanno contribuito ad allontanare preoccupazioni ricorrenti. Testi che hanno supportato le attività di studio degli studenti costituendo elemento fondamentale della formazione dei ragazzi, formazione in conoscenze e in addestramento ai lavori agricoli e artigianali.

Dai loro titoli emerge un quadro della cultura mitteleuropea tra gli anni Trenta e i primi Quaranta: un tuffo nel cuore del dibattito sociale, politico e culturale di quei tempi. Romanzi e saggi in cui vengono toccati temi tra i più vari: problematiche di tipo educativo, teorie del femminismo, dibattito su patria e nazione, desiderio di mettersi in viaggio verso la Palestina, relazione città/campagna, scenari di storia ebraica e tedesca; e poi romanzi di formazione, dizionari per imparare altre lingue, libri di preghiera.

Un tesoro della nostra storia che costituirà un tassello significativo della memoria di una comunità e della solidarietà con cui la stessa ha saputo proteggere il comune destino umano. I libri sono stati restaurati dalla cooperativa Tribucoop – Servizi per la Cultura.

 

Nella foto in alto da sinistra  Silvia Bondi (restauratrice Formula Servizi), il prof. Fausto Ciuffi (direttore Fondazione Villa Emma), Antonella Conti (presidente Formula Servizi)
e Roberta Stanzani (responsabile Laboratorio Restauro).