Appuntamento col notaioA dispetto della crisi, la scommessa di vibrisselibri – trovare spazi per libri «mostruosi» nell’editoria tradizionale – avanza. Altri due libri pubblicati solo on line dalla casa editrice «anfibia», nata nel 2006 da un’idea dello scrittore Giulio Mozzi, imboccano la via della carta. Grazie a Barbera Editore, la raccolta di racconti in versi Appuntamento col notaio / Paura della notte di Alessio Paša è appena approdata in libreria, mentre il romanzo Tutto deve crollare di Carlo Cannella verrà pubblicato entro fine anno dalla stessa casa editrice. I libri si aggiungono alle altre due opere diffuse prima on line e poi in carta: il romanzo Tana per la bambina con i capelli a ombrellone di Monica Viola, edito da Rizzoli, e il saggio Una tragedia negata di Demetrio Paolin, edito da Il Maestrale.

Salgono così a quattro su otto le opere targate vibrisselibri che passano dal Web alla carta. Un successo che premia il coraggio e lo spirito da pionieri con cui i vibrisselibrai hanno cominciato la loro avventura, integrando editoria virtuale e reale per far trionfare la buona letteratura sulle mere logiche di mercato. Non a caso, vibrisselibri non abbandona i suoi «figli» una volta che traslocano in libreria. I manoscritti originali continuano ad essere disponibili gratuitamente sul sito www.vibrisselibri.net e possono arricchirsi di nuovi contenuti, appendici e anche piccoli film. Come per Tutto deve crollare, il cui booktrailer è stato appena realizzato dal vibrisselibraio Grenar:http://www.youtube.com/watch?v=Kx_785LR1VU.

E vibrisselibri non si ferma: presto sarà disponibile on-line la nona opera in catalogo, la raccolta di racconti Altre meraviglie dal carro bestiame di Danilo Cannizzaro. Ed è già in lavorazione il prossimo libro: il poderoso romanzo Storie di ordinaria periferia di Antonio Maria Logani.

Dal risvolto di copertina di Appuntamento con il notaio:

Alessio Paša è un narratore di razza come ce ne sono pochi in Italia. Le sue storie sono storie claustrofobiche di famiglie, quotidianità, tradimenti, soldi, debiti. La sua scelta eversiva è quella della narrazione cinematografica per strofe e in versi: ciascuna strofa è una scena essenziale, ciascun verso è un’inquadratura, uno spostamento minimo della macchina da presa, la messa a fuoco nitida di un particolare. Nessun lirismo, nessuna sbavatura in queste storie: ma uno sguardo purissimo, clinico, tattile, famelico di percezioni.