(voce di SopraPensiero)

Non potevo aspettare che morissi per rifarmi una vitaE’ da poco in distribuzione l’ebook “Non potevo aspettare che morissi per rifarmi una vita” di otto blogger che così presentano l’opera:

Diecimila.me è una comunità di recupero per creativi compulsivi (non siete obbligati a crederci, l’importante è che se ne convinca l’Agenzia delle Entrate). Riuniti sotto lo stesso totem, otto blogger senza senso del pudore hanno raccolto in questo libro le storie che anche i cassetti delle loro scrivanie si sono rifiutati di custodire.

Mistici, blasfemi, visionari, disponibili per addii al nubilato e feste private V.M. 18, gli autori di Diecimila.me sono pronti ad occupare nel vostro cuore il posticino che avevate riservato a Papa Francesco.

Prefazione a cura di @casalegglo.

Uno degli autori lo presenta così:

L’ebook di Diecimila.me che spacca i culi, li ricuce, li vende all’Udinese e ci tira su anche due spicci.

C’è dentro anche della roba mia. Cristi compresi.


Con queste premesse, non potevo che segnalarlo. C’è solo un problema, grosso ma risolvibile. L’e-book è disponibile solo nel formato Kindle (qui: http://www.amazon.it/dp/B00CIG65R6/). Il problema è che il formato Kindle è proprietario e, odiosamente, i libri in formato Kindle non appartengono a chi li compra (infatti in realtà sono, contratto Amazon alla mano, prestiti a tempo indeterminato revocabili unilateralmente e, come se non bastasse, senza obbligo di rimborso).

Insomma, cari Diecimila.me, una richiesta che è anche una raccomandazione: evitate il formato Kindle, per il bene vostro e dei vostri lettori. C’è il formato ePub, che è standard, funziona su tutti i lettori di tutte le marche (tranne Kindle) ed è interoperabile (se cioè cambiate lettore, l’ebook si continua a leggere).

Insomma, l’e-book è presentato in modo divertente ed efficace, ma c’è un difetto tecnologico che vi invito a superare (in caso di difficoltà, fate un fischio, vi do una mano in cambio di € 0,89 o equivalente in natura).