(voce di SopraPensiero)

Per i Greci l’uomo era un mistero, opaco a tutte le forme di conoscenza che pur hanno da sempre cercato di darne conto. Da allora le cose non sono cambiate, e ancor oggi si può affermare che, a ben vedere, l’uomo nessuno sa cosa sia. Tuttavia non è affatto superfluo indagare al riguardo (in particolare non lo è per la filosofia, che dai tempi di Socrate ha prediletto proprio l’uomo come ambito della propria indagine); può anzi essere necessario, soprattutto in un’epoca che vede il soggetto umano come preda per ogni forma di riduzionismo: da quello materialistico – che vorrebbe ridurlo a un gioco più o meno casuale di elementi quantistici e spinte evoluzionistiche – a quello capitalistico – che predilige l’immagine dell’uomo come «fascio di bisogni» da soddisfare (e nulla più). Contro ogni monismo va invece ribadito il radicale dualismo dell’uomo: qui si inserisce la lezione del sociologo Georg Simmel, che con le sue speculazioni a cavallo della filosofia ricorda appunto quanto sia inscritta nelle fibre dell’uomo la pluralità delle dimensioni (con i suoi tanti dualismi: materia/pensiero, individuo/società, ecc.) e quanto l’unità vada pensata non come monolitica, ma come dinamismo di una molteplicità originaria.
Un saggio dalle dimensioni modeste (meno di 80 pagine) teso a sottolineare la posizione di Simmel in antropologia, il quale si è preoccupato di indagare la natura dell’uomo, oltre al rapporto di questo con la società. Posizione che l’autrice del saggio si spinge a definire «antropo-sociologica», per la sua centralità e per la prospettiva che permette di delineare. Interessante soprattutto nella misura in cui cerca di essere attuale, spingendosi al di là del discorso puramente accademico per approdare a una critica della civiltà capitalistica nei suoi tanti eloquenti fallimenti di fatto (fra cui l’ultima crisi finanziaria), ancor prima che di diritto.


M. Martinelli, L’uomo intero. La lezione (inascoltata) di Georg Simmel, ed. Il Melangolo, 2014, pp. 70, euro 11.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.