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(voce di SopraPensiero)«Le sfumature del pensiero antidogmatico, universalista e cosmopolita di Camus, al di là delle ideologie, non si confanno a chi è abituato a dividere il mondo in bianco e nero, noi e loro, comunisti e fascisti, occidente e oriente, terre di cristianesimo e terre d’islam. Il suo pensiero si leva contro i manichei d’ogni sorta, proteso non a giustificare un’ideologia o una guerra, ma a cercare di capire come evitare la guerra, come lenire, se non guarire, le malattie e come essere felici in un mondo assurdo».
Camus, l’unione delle diversità. Il lascito umano e politico di un uomo in rivolta di Alessandro Bresolin (ed. Spartaco, 2013, pp. 216, euro 10) propone un’analisi del pensiero del grande autore francese Nobel nel 1957 che attraversa tanto la sua biografia quanto la vasta produzione letteraria (anche politica), per provare a rileggerne gli intenti al di fuori del contesto della polemica con Sartre, dell’uscita dal Partito Comunista Francese e dall’avvicinamento all’anarchismo. Con un’intervista inedita alla figlia Catherine.
A. Bresolin, Camus, l’unione delle diversità. Il lascito umano e politico di un uomo in rivolta, ed. Spartaco, 2013, pp. 216, euro 10.