La politica italiana è pervasa da scontri, complotti e ipocrisie, sia a destra che a sinistra. Ma se da una parte domina l’occulto, dall’altra esplodono divisioni pubbliche. Un’analisi delle recenti vicende che coinvolgono Giorgia Meloni e il centrodestra, in contrapposizione alla crisi di coalizione del centrosinistra di Schlein e Renzi.

La guerra silenziosa del centrodestra
Nel centrodestra, la guerra politica avviene dietro le quinte. L’episodio recente che ha coinvolto Giorgia Meloni e il furto di dati bancari è emblematico di un clima di complotto e dossieraggio. Meloni, affermando di essere “la più dossierata d’Italia”, suggerisce l’esistenza di un mercato parallelo delle informazioni in cui attori politici si servono di dipendenti pubblici e privati per destabilizzare i propri avversari. Questa tattica, fatta di azioni occulte, riflette una modalità tipica della destra: mantenere una facciata di unità e forza, ma con manovre nascoste per indebolire gli avversari interni.

La destabilizzazione come tattica di difesa
La narrativa del “complotto” che Meloni propone non è solo una difesa, ma una strategia politica volta a consolidare la propria base. Il centrodestra usa l’idea di un “nemico esterno” per cementare l’unità interna e giustificare eventuali divisioni o fallimenti. Tuttavia, questo approccio rischia di alimentare un clima di paranoia e di scoraggiare il confronto aperto tra le diverse anime della coalizione.

La sinistra e le sue battaglie pubbliche
Diversamente dalla destra, la sinistra italiana preferisce esporre pubblicamente i propri dissidi interni. La recente frattura tra Elly Schlein e Matteo Renzi, con Italia Viva esclusa dalle coalizioni regionali, è un esempio di come il centrosinistra gestisce le proprie lotte di potere. Invece di nascondere le divergenze, il conflitto viene portato alla luce e amplificato dai media, in una sorta di scontro ideologico su chi detenga il vero potere.

Instabilità o trasparenza?
La trasparenza delle lotte di potere a sinistra potrebbe sembrare un segno di libertà democratica, ma in realtà espone una fragilità strutturale. Le divisioni tra Schlein, Conte e Renzi non solo indeboliscono la coalizione, ma mettono in luce un’incapacità di trovare una sintesi politica. In una situazione del genere, il rischio è che ogni fazione rimanga ancorata alle proprie posizioni senza offrire una visione comune.

L’ipocrisia del confronto aperto
Anche se la sinistra si presenta come un fronte aperto al dialogo, in realtà le dinamiche interne sono altrettanto complesse e nascoste di quelle della destra. Le battaglie mediatiche non fanno altro che alimentare un clima di sfiducia, in cui ogni alleato è potenzialmente un rivale. Il veto di Conte su Renzi ne è l’esempio: una lotta di potere mascherata da dibattito politico.

Il Lodo della destabilizzazione e instabilità
Se si dovesse emettere un lodo, esso accuserebbe la destra di destabilizzazione e la sinistra di instabilità. La destra mantiene un ordine di facciata, ma opera attraverso sottili complotti; la sinistra, invece, espone apertamente le proprie fratture, rendendo evidente la sua instabilità. Entrambi i lati dello spettro politico contribuiscono, con modalità differenti, a un clima generale di sfiducia e disfunzionalità.

La minaccia dei gruppi di pressione
Meloni ha puntato il dito contro i “gruppi di pressione” che, secondo lei, non accettano un governo che non si piega ai loro ricatti. Questo tema dei poteri occulti rientra perfettamente nella narrazione di destabilizzazione della destra, dove il nemico è sempre esterno e invisibile. È una strategia di difesa che serve a giustificare il mancato confronto con le divisioni interne al partito.

L’agonia del centrosinistra
Dall’altra parte, Schlein è costretta a mediare tra le diverse fazioni del centrosinistra, che includono non solo il PD ma anche il Movimento 5 Stelle e le forze più radicali come Sinistra Italiana e Verdi. Il rifiuto di Renzi da parte di Conte e Bonelli dimostra che la sinistra è lontana dall’essere un fronte unito, e ogni tentativo di compromesso sembra destinato a fallire.

Destra: l’ordine di facciata
Il centrodestra ha sempre fatto leva su un’immagine di ordine e stabilità. Tuttavia, episodi come quello del dossieraggio mostrano come dietro questa facciata si celino profonde tensioni interne. La gestione del potere a destra non passa attraverso il confronto, ma attraverso azioni segrete e talvolta illegali, che minano la fiducia anche tra gli alleati.

Sinistra: la lotta pubblica
Nel centrosinistra, invece, la lotta per il potere è apertamente combattuta sui media. Questo dà l’impressione di un sistema più trasparente, ma la continua esposizione delle divisioni interne rischia di minare la credibilità del progetto politico. La questione Renzi-Schlein evidenzia come la sinistra sia incapace di costruire un’alleanza stabile e duratura.

Conclusione: un sistema marcio e disfunzionale
In entrambi i casi, il sistema politico italiano appare marcio e disfunzionale. Se la destra gioca a destabilizzare attraverso sotterfugi, la sinistra si auto-sabota con battaglie pubbliche e veti incrociati. Il risultato è che il Paese rimane paralizzato, incapace di affrontare le sfide reali. È una guerra politica che danneggia l’intero sistema, rendendo impossibile qualsiasi progresso concreto.

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Antonio Rossello
Antonio Rossello, è nato a Savona nel 1964 e vive ad Albisola Superiore (SV). Padre di Francesco. Laureato in Ingegneria meccanica all'Università degli Studi di Genova nel 1989, diploma di Laurea internazionale Dr. HC in Sociologia rilasciato dall’Università Internazionale U.P.T.E.A.G. il 24/04/2024 (Iscritto all'Associazione Sociologi Italiani al n. 383). Dopo il Corso Allievi Ufficiali di Complemento presso la Scuola Militare Alpina di Aosta, ha prestato servizio militare, nell'Arma dei Carabinieri come Ufficiale con il grado di Sottotenente nel 1989/90. Attualmente in congedo con il grado di Tenente. Tornato alla vita civile, dal 1991 è alle dipendenze dell’azienda elettromeccanica genovese ANSALDO ENERGIA. E’ stato in trasferta per lavoro in vari Paesi europei, del Medio Oriente, dell’Africa del Nord e dell’Asia . Ha retto diversi incarichi civili ed associativi: membro dell’Assemblea del Corsorzio Depurazione Acque di Savona, Consigliere della Sezione di Savona e del Gruppo delle Albisole dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA), prima Consigliere e, dal 2003 al 2011, Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri (ANC) Sezione di Savona. Tra i promotori di varie iniziative a carattere sociale, culturale e patriottico promosse da ANC, ANA e Conferenza permanente dei Presidenti delle Associazioni d’Arma, Combattentistiche e Patriottiche della Provincia di Savona . Ulteriormente Socio dell’ I.P.A. (International Police Association), dell’U.N.U.C.I (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia), dell’A.I.O.C. (Associazione Insigniti Onorificenze Cavalleresche), della F.I.V.L. (Federazione Italiana Volontari per la Libertà) e donatore di sangue dell’A.V.I.S. Insignito dell’Onorificenza di Cavaliere della Repubblica (O.M.R.I.) nel 2007, Cavaliere di Ufficio del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio - Ramo Spagna (2024), Referendario con titolo Grande Ufficiale di 1^ grado di Giustizia (KCLJ-J) dell'Ordine Militare ed Ospedaliero di Lan Lazzaro in Gerusalemme - Malta nel 2022, dell’Attestato di Beneremenza dell’U.N.U.C.I , della Benemerenza Rossa A.V.I.S e dell’Onorificenza di Primo Livello dell'Associazione Italiana Combattenti Interalleati (A.I.C.I.). E’ autore di numerose pubblicazioni di vario genere ed è stato coinvolto, come coautore, in diverse antologie (vedere elenco completo su: http://www.braviautori.it/vetrine/antoniorossello/ ). Nel 2012 ha ricevuto la consegna della medaglia d’argento della FIVL. E’ attualmente Web Editor dei siti ufficiali di alcuni artisti ed autori locali, Presidente del Centro XXV Aprile, Presidente della Federazione Provinciale di Savona e della Sezione delle Albissole dell'Associazione Italiana Combattenti Interalleati (A.I.C.I.), Segretario della Federazione Provinciale di Savona dell'Associazione Nazionale Volontari di Guerra (A.N.V.G.), Presidente della Federazione Provinciale di Savona dell'Istituto del Nastro Azzurro, Segretario Associazione Nazionale Carabinieri Sez. Varazze e Socio ANCRI (ASSOCIAZIONE NAZIONALE INSIGNITI DELL'ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA), membro direttivo sindacale di categoria. Cofondatore della Rassegna multiculturale “Dal Mare alle Langhe fino al Monferrato”, dal 2013 ad oggi promossa dal Centro XXV Aprile, congiuntamente ad altre Associazioni e alle Amministrazioni di Bubbio (AT), Monastero Bormida (AT), Ponti (AL), Denice (Al), Albisola Superiore (SV), Albissola Marina (SV).