(voce di SopraPensiero)

Dopo aver spiegato – nel suo precedente Litigare per crescere, di cui abbiamo già avuto occasione di parlare – che il litigio fra bambini non è affatto qualcosa da evitare sempre e comunque, come se in esso risiedesse «il fallimento dell’educazione», bensì una tappa del processo di socializzazione e di scoperta di sé e degli altri (che l’educatore deve saper gestire, ma non soffocare), Daniele Novara torna oggi a parlare – nel suo ultimo Litigare con metodo. Gestire i litigi dei bambini a scuola (ed. Erickson), scritto con Caterina Di Chio – proprio di questo difficile compito che è la gestione dei litigi a scuola, dove l’autonomia dell’insegnante è limitata rispetto a quella del genitore e dove la presenza di tanti bambini rende più delicato e problematico ogni intervento.
Con un linguaggio semplice e diretto l’autore mostra che il litigio non è per niente una forma degenerata di confronto, ma al contrario una salutare e benvenuta prassi che svolge il ruolo di antidoto verso quelle emozioni che, se represse troppo a lungo, possono incancrenirsi e dar luogo a un carattere che non riesce a gestire l’aggressività. In estrema sintesi, il litigio tra bambini (e anche tra adulti, auspica l’autore) deve cessare di essere un tabù, per diventare quello che è più propriamente: uno strumento.
Nella seconda parte del volume Caterina Di Chio concentra la sua attenzione sui risultati (e sul metodo) della ricerca sperimentale, dedicando ampio spazio alle opinioni degli insegnanti e dei bambini stessi.
Litigare con metodo è uno studio saldamente ancorato all’idea di una pedagogia maieutica – più «attentiva» (rivolta all’ascolto del bambino e alle sue specificità) che «trasmissiva» (improntata al dire al bambino come dovrebbe comportarsi) – trattata e suggerita da entrambi gli autori, con una nutrita bibliografia utile al lettore italiano.


D. Novara, C. Di Chio, Litigare con metodo. Gestire i litigi dei bambini a scuola, ed. Erickson, 2013, pp. 103, euro 17.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.