Vi lasciate o mi lasciate?
Vi lasciate o mi lasciate?

La separazione è spesso una dura necessità per due adulti conviventi, provocata dal fallimento del progetto di vita insieme, che può avere ricadute affettive, patrimoniali, personali; ma per i figli, in specie se piccoli, non è «solo» il naufragio di un piano comune, ma anche un attacco diretto alla propria sicurezza esistenziale, la messa in discussione del bisogno (e del diritto) di poter sempre e comunque contare sugli adulti.
Ne parlano Alberto Pellai e Barbara Tamborini nell’agile ma denso Vi lasciate o mi lasciate? (ed. Erickson). I genitori, spesso affranti dal dolore individuale per la perdita di ciò che consideravano in qualche modo prezioso o anche irrinunciabile, rischiano involontariamente di sottovalutare o trascurare la sofferenza dei figli, magari pensando erroneamente che «se soffro io, è normale che soffrano anche loro». Ma c’è un rischio ulteriore da parte degli adulti: quello di fraintendere o di misconoscere la sofferenza specifica dei bambini, assimilandola alla propria o considerandola un «generico senso di mancanza»; mentre si tratta in realtà di qualcosa di completamente diverso e di ben più pericoloso (in psicologia si parla della separazione dei genitori come della «distruzione psichica dei figli»).
Il libro non emette nessuna condanna moralistica; quello degli autori è piuttosto un monito a gestire gli effetti della separazione tra i genitori (e, ancor di più, la guerra più o meno esplicita fra di essi) facendo la necessaria attenzione ai problemi dei figli. La tesi fondamentale del saggio è che non è tanto la separazione a provocare gravi danni ai ragazzi, quanto «la modalità della separazione e lo stato dei rapporti tra i genitori». Un invito a non ritenere impossibile un compito che deve invece esser considerato irrinunciabile: quello di «cooperare nella separazione». Una fatica necessaria dalla quale i figli possono trarre un grande giovamento.
Il volume esce corredato dal DVD contenente l’episodio della Melevisione dal titolo «I dolori di Nina». Con la Prefazione di Fulvio Scaparro, Direttore scientifico dell’Associazione GeA-Genitori Ancòra.


A. Pellai e B. Tamborini, Vi lasciate o mi lasciate? Come spiegare a un figlio la separazione dei genitori, ed. Erickson, 2009, euro 13,50, pp. 104, edizione con DVD.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.