(voce di SopraPensiero)

A dispetto dei tanti slogan sulla «morte della famiglia», tipici di quegli anni ’60 e ’70 che contestavano in particolare l’autoritarismo educativo e il tradizionalismo dei valori veicolati ai figlia dai genitori (nel tentativo – secondo l’«accusa» – di conservare all’infinito la società nel suo stato attuale), la famiglia vive oggi una stagione, per così dire, di grande successo. Da un lato, infatti, essa riesce a mantenersi solida in un momento in cui tutte le altre istituzioni – la scuola, la sanità, la politica, perfino le Chiese – pèrdono autorevolezza e a volte identità; dall’altro, si rafforza grazie alle rivendicazioni di chi vorrebbe allargarne la forma e l’accesso (si pensi alle battaglie in favore del riconoscimento delle coppie omosessuali e di fatto).
In più, tutto ciò avviene nell’era del prodigioso e controverso passaggio dalla famiglia «etica» (quella in cui i ruoli della madre e del padre erano rigidamente distinti e quest’ultimo dettava i valori ai figli, spesso in maniera intransigente) a quella «affettiva», nella quale la crescita emotiva dei figli è vista come il primo obiettivo e in cui i padri si «maternizzano» (spesso con la conseguenza – non necessaria – di un indebolimento pernicioso dell’educazione morale dei piccoli e dei giovani).
Ciò che emerge dal complesso scenario qui tratteggiato è che la famiglia, in un modo o nell’altro, è la grande protagonista dell’educazione della nostra epoca. Con tutti gli interrogativi che questo reca con sé: è meglio essere accoglienti o severi con i propri figli? Fino a che punto bisogna controllarli? Il ruolo educativo della famiglia. Essere genitori nella società contemporanea, a cura di Dario Bacchini (ed. Erickson) prova a rispondere a queste e a tante altre domande, grazie al contributo di autori qualificati e dotati di grahde esperienza sul campo. Per un’educazione familiare all’altezza delle possibilità e dei rischi di questo tempo.


D. Bacchini (a cura di), Il ruolo educativo della famiglia. Essere genitori nella società contemporanea, ed. Erickson, 2013, pp. 170, euro 18,50.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.