Più di due milioni di followers sui social network ed oltre 10 milioni di stream e views sulle piattaforme digitali, sono solo numeri che confermano ma non circoscrivono il talento da fuoriclasse e l’urgenza espressiva di una delle artiste più brillanti, incisive e raffinate della scena urban pop italiana, la cantautrice, attrice e modella canturina Greta Ray, che dopo l’incredibile successo ottenuto con la denuncia sociale “Heaters” (release co-scritta con Fausto Cogliati che ha collezionato un milione e mezzo di stream a pochissimi giorni dall’uscita), con cui difende la libertà delle donne di esprimere se stesse e la propria femminilità oltre preconcetti, giudizi e cliché, torna nei digital store con “Flowers” (Beatfactory/Believe Digital), una suggestiva e accattivante reinterpretazione in chiave R&B dell’ultimo e già iconico singolo di Miley Cyrus.
Prodotto dal tocco incantato di uno dei più grandi autori e arrangiatori del Belpaese, Filadelfo Castro (già per i Pooh, Max Pezzali, Claudio Cecchetto, Gatto Panceri, Valerio Scanu, Dodi e Daniele Battaglia, Kekko dei Modà, Pupo, Cristina D’avena, Alexia e molti altri) in collaborazione con Massimiliano Cenatiempo, fondatore, insieme alla stessa Greta, di Greys Production, “Flowers” di Greta Ray apporta ulteriore magnetismo ad una delle release più amate e suonate di questo 2023, unendo l’immediatezza del pop all’indiscutibile emozionalità dell’R&B; un intreccio irresistibile cullato e avvalorato dalla vocalità calda, avvolgente ed elegantissima di una delle più talentuose interpreti della scena nazionale.
Il testo, un inno all’amor proprio che ha valicato i confini geografici, culturali e generazionali, abbattendo ogni barriera come solo l’Arte è in grado di fare, si sposa perfettamente alla mission artistica di Greta, che, sin dai suoi esordi, ha saputo incidere tra le note valori ed emozioni, traducendo in liriche i sentimenti e in performance il carisma e la grinta di chi ha imparato a cavarsela da sola, facendo leva sulle proprie attitudini, senza dipendere da chi elargisce parole di salvezza ma non sa proteggere nemmeno se stesso e senza badare ad una società inclusiva a parole, ma ancora troppo ghettizzante, retrograda e sessista nei fatti; un concetto che ben si esprime nel passaggio «I can love me better than you can» («posso amarmi meglio di te») del testo di Miley Cyrus.
“Flowers” è accompagnato dal suggestivo ed emblematico videoclip ufficiale che, diretto da Massimiliano Cenatiempo, traspone in frame l’essenza del brano, colorando con la vivida presenza scenica e le intensissime sfumature vocali di Greta il caratteristico bianco e nero della clip; una scelta che segue e delinea il significato di parole dal valore universale, ricordando a ciascuno di noi che non è mai troppo tardi per volersi bene, per riprendere in mano le redini della propria vita e promettere a se stessi che sì, «I can love me better» («posso amarmi meglio»).
Proprio come i “Flowers” cantati nel brano, la voce di Greta è delicata, rigogliosa, ammaliante, ricca di sfumature e, al contempo, sensuale, calda e avvolgente come il profumo che emanano ed al quale è impossibile resistere. E se nella pioggia i fiori trovano ristoro, rigenerando se stessi e l’animo di chi li osserva, allo stesso modo Greta Ray scrive e canta per sciogliere la nebbia dal cuore di chi l’ascolta, e con questo pezzo, dedicato ad un risveglio consapevole e titolato all’emblema stesso della rinascita, quello che sa portare in sé l’ambivalenza della vita, onorandone l’inizio, i suoi traguardi, ma anche la sua fine, riconferma la sensibilità e la ricercatezza del suo percorso in musica, un fiore in grado di racchiudere tra coloratissimi petali tutte le emozioni umane, per donarle allo sguardo attento di chi sa osservare oltre le apparenze.