Secondo le previsioni contenute nell’Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, CRIF e Prometeia, tre dei più importanti player nel settore dei servizi finanziari, le condizioni economiche degli italiani sono in netto miglioramento: il mercato del lavoro si muove, i redditi familiari aumentano e la fiducia nel futuro cresce. Certo va sottolineato che tutti gli indici positivi si spostano in avanti con lentezza esasperante e, negli ultimi mesi, le percentuali di crescita sono anche più contenute rispetto a quelle dei due anni precedenti; comunque sia nel triennio compreso tra il 2017 e il 2020 è previsto un flusso di crescita costante, seppur “da formica”.

Scendendo nel dettaglio emerge che nel primo trimestre di quest’anno sono calati i mutui del 3,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, anche se va precisato che gennaio/marzo 2017 è stato un trimestre da record; il segno negativo attuale si registra anche a causa del crollo delle Surroghe, che segnano un -35,6%, nel primo trimestre di riferimento, e vanno poi a crescere nel secondo, aprile/giugno, a causa dell’instabilità politica e della forte oscillazione del PIL, che ha spaventato molti consumatori e li ha portati a rinegoziare il mutuo a tasso variabile già in essere.

Crescono, invece, i finanziamenti personali, che registrano un +4,6% rispetto al primo trimestre dell’anno scorso, che, anche in questo caso, aveva portato a casa ottimi risultati, segnando un + 9% rispetto al medesimo trimestre del 2016.

In questo contesto a farla da padrone continua ad essere la cessione del quinto pensionati (dettagli ed approfondimenti su http://www.calcoloprestito.org/guida/cessione-quinto-pensionati), che con la sorella quasi gemella, la cessione del quinto dipendenti pubblici e privati, conferma gli eccellenti risultati di sempre, ossia un’impennata costante del 6,5%; interessante anche la crescita registrata dai prestiti più “ludici”, come quelli che vengono richiesti per andare in vacanza o per acquistare beni di consumo considerati voluttuari, crescita che segnala una maggiore distensione da parte dei consumatori, i quali si sentono abbastanza sicuri per potere affrontare anche le spese non strettamente necessarie. Calano, invece, i prestiti per l’acquisto di auto e moto che portano a casa un risicato +5,2%, a fronte di una performance eccezionale registrata nel corso del 2017, che ha chiuso con percentuali in salita a doppia cifra.

Cosa ci aspetta in futuro? Secondo gli esperti le famiglie continueranno ad investire in beni di acquisto durevoli e immobili, contribuendo ad alimentare la buona salute del settore del credito al consumo, anche se l’entusiasmo, a dire il vero già tiepido abbastanza circospetto, via via si spegnerà e porterà, nel corso del biennio 2019/2020, a un rallentamento progressivo delle richieste di finanziamenti e di mutui e a una conseguente, e si spera temporanea, contrazione di tutto il comparto.

Questo articolo è un redazionale promosso da calcoloprestito.org.