(voce di SopraPensiero)

«È settembre, l’autunno in cui scade l’ora legale. Alle 7 del mattino i ragazzi scendono in strada accompagnati dai genitori. L’impaccio e la goffaggine motoria ne denunciano l’identità: si tratta di ragazzi con disabilità psicofisiche, di quelli che una volta venivano definiti «matti» e chiusi in manicomio. O in casa, quando si trattava di soggetti i cui panni sporchi era possibile lavare nel privato della cerchia familiare. Sono disabili, non diventeranno mai grandi e avranno sempre bisogno di un adulto. Per tutta la vita saranno, in qualche modo, a balia, sotto tutela. Sono dei Peter Pan che non hanno scelto di rimanere piccoli, ma che non possono farne a meno».


Lucido e lancinante, in questo libro dell’editore Erickson Vito Piazza racconta il mondo della disabilità dall’alto della sua esperienza pluriennale come preside, negli anni ’80, dell’istituto Treves, una delle ultime «scuole speciali» italiane per alunni con disabilità. Cosa è successo dopo? Cosa ne è stato della lodevole intenzione di riformare tutta la scuola rendendola «inclusiva»? Troviamo qui descritto e meditato il passato e il presente della scuola italiana, dal punto di vista degli handicappati, oggi ipocritamente definiti «diversamente abili», come Piazza con grande onestà tiene a sottolineare. Perfino il futuro trova posto in queste pagine pregnanti e accorate: quando accadrà che la scuola, conseguito finalmente l’obiettivo dell’inclusione, potrà dedicarsi a quello dell’integrazione? Istantanee eloquenti di vita diversa: ogni giorno un ricordo, ogni ricordo un aneddoto, ogni aneddoto una riflessione. Consigliato.


V. Piazza, «Attè ti picchia Luigi?» Quasi un diario di quotidiana follia dall’ultima scuola speciale, ed. Erickson, 2015.

Articolo precedenteDa tempio del cinema a parcheggio. L’appello per salvare la Sala Mix Uno.
Articolo successivoWITHYOUWEDO: il crowdfunding per il mondo no-profit
Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.