Il mio nome è legioneÈ uscito il 13 maggio 2009 il libro «Il mio nome è Legione», quinto volume della collana “Narratori delle Riserve” diretta da Giulio Milani.

Questo romanzo racconta la storia di Demetrio, giornalista trentenne, e del suo rapporto con determinate figure della memoria, pubblica e privata, che da sempre lo ossessionano e lo influenzano.

Il racconto si muove sul filo della deriva psicologica, tra reticenze e confessioni, sprofondamenti nel dramma e soprassalti ironici, non privi del sentimento di una conquistabile felicità: vi si mescolano, come le tessere di un misterioso mosaico di cui si debba ricostruire il disegno originario, le apparizioni di Renato Curcio, il fantasma di Mohamed Atta, il Cristo di Quattordio, la veggente in comunicazione con l’anima di Vittorio Alfieri, le spoglie di Cesare Pavese e l’icona della giovane pallavolista che nasconde nel suo passato il misfatto più grande, l’omicidio della madre e del fratellino.

Queste epifanie, collegate alla morte del padre del protagonista, all’infanzia turbata dalla misteriosa disfunzione sessuale del fratello minore e poi al rapporto masochistico/sadico con Giulia e con le donne che in generale popolano la sua esistenza, convincono Demetrio d’essere stato toccato dal Male. Un cammino che solo alla fine sembra accennare alla possibilità di trovare un ordine, e di redimere il male senza esorcizzarlo.

«Ora ho capito che il male è come per alcuni la grazia. Il male è la mia grazia. Ho accettato che sono male. Così avrò salva la vita. Non essere nel male avrebbe significato essere perduto. Sono nel male e sono salvo.»

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