Quattro decenni di scontri e divergenze tra Stefania e Bobo Craxi, due eredi di una dinastia politica, le cui strade e dichiarazioni riflettono una complessa battaglia per la memoria paterna e la realizzazione personale.
Capitolo 1960-1969: Le Radici del Conflitto
Il 25 ottobre 1960, la nascita di Stefania Craxi a Milano rappresenta l’inizio di un percorso che la vedrà presto come una figura di rilievo nel panorama politico e mediatico italiano. Quasi quattro anni dopo, il 6 agosto 1964, nasce Bobo Craxi. Crescere sotto l’egida di Bettino Craxi, leader carismatico del Partito Socialista Italiano (PSI), imprime nei due fratelli un segno indelebile. Mentre Stefania, con il suo fascino e la sua presenza, attira presto l’attenzione, Bobo è relegato a una posizione di second’ordine, ma con l’ambizione di farsi strada nella politica.
Capitolo 1970-1979: Gioventù e Ambizioni
Durante gli anni ’70, Stefania e Bobo vivono a stretto contatto con la politica del padre, partecipando a eventi e incontri che segnano la loro crescita. Stefania si avvicina al mondo della televisione con la sua collaborazione a Canale 5 nel 1985 e la fondazione di Italiana Produzioni Audiovisive nel 1986, che successivamente si trasforma in Aran e poi Endemol. Al contrario, Bobo completa il servizio militare tra il 1988 e il 1989, per poi intraprendere una carriera come giornalista e consulente strategico. Le loro carriere iniziano a divergere, segnando la prima frattura nei loro percorsi, con Stefania sempre più immersa nel mondo dei media e Bobo nella politica.
Capitolo 1980-1989: Le Prime Prove
Gli anni ’80 vedono Stefania consolidare la sua carriera nel settore televisivo, mentre Bobo inizia a fare il suo ingresso nella politica. Stefania, che aveva fondato l’Italiana Produzioni Audiovisive, diventa un nome noto nel panorama televisivo, mentre Bobo entra nel PSI come consigliere comunale a Milano nel 1990 e diventa segretario cittadino fino al 1992. Dopo la dissoluzione del PSI, si sposta tra diverse formazioni socialiste, tra cui Socialisti Italiani e Nuovo PSI. La divergenza nei loro percorsi diventa più evidente, e la rivalità inizia a prendere forma.
Capitolo 1990-1999: Il Conflitto Emergente
Nel decennio ’90, Stefania entra ufficialmente in politica con Forza Italia e diventa un membro chiave nella scena politica italiana. Dopo la morte di Bettino Craxi nel 2000, Stefania lascia temporaneamente la televisione e fonda la Fondazione Craxi, dedicata alla memoria del padre. Bobo, d’altra parte, continua il suo percorso nel PSI, fondando la Lega Socialista nel 2000 e venendo eletto deputato con il Nuovo PSI nel 2001. Tuttavia, la sua carriera politica è segnata da una serie di delusioni e sfide. Le loro strade si incrociano raramente, ma le tensioni tra i due fratelli divengono sempre più evidenti, soprattutto in seguito alla dissoluzione del PSI e alla lotta per definire l’eredità politica del padre.
Capitolo 2000-2009: La Frattura Familiare
Il decennio 2000-2009 è caratterizzato da una crescente frattura tra Stefania e Bobo. Stefania, eletta deputata con Forza Italia nel 2006 e successivamente Sottosegretaria agli Affari Esteri nel governo Berlusconi IV (2008-2011), emerge come una figura di rilievo nel panorama politico. Nel 2011, fonda il movimento politico Riformisti Italiani e torna a collaborare con Forza Italia nel 2013. Dall’altro lato, Bobo continua a lottare all’interno del Partito Socialista Italiano, ricoprendo ruoli dirigenziali e tentando di rimanere rilevante in un contesto politico in evoluzione. La rivalità esplode in occasione di eventi pubblici, come la commemorazione di Bettino Craxi a Hammamet nel 2010, dove Stefania e Bobo mostrano chiaramente le loro divergenze.
Capitolo 2010-2019: La Guerra dei Ricordi
Nel decennio 2010-2019, la rivalità tra i due fratelli diventa un tema di dibattito pubblico. La cerimonia di commemorazione di Bettino Craxi a Hammamet nel gennaio 2010 mette in luce la distanza tra i due: Stefania, con la sua presenza decisa, utilizza l’occasione per affermare la sua visione politica e criticare i socialisti che non hanno aderito al Popolo della Libertà. Bobo, che si presenta con un atteggiamento più riservato, esprime la sua disillusione con dichiarazioni che riflettono una frattura profonda. Il film di Gianni Amelio, dedicato a Bettino, riaccende le tensioni nel 2020, mostrando Stefania in una luce eroica e marginalizzando Bobo.
Capitolo 2020-2024: L’Eredità e il Futuro
Le elezioni del 2022 vedono i due fratelli competere in fazioni opposte: Stefania con Forza Italia e Bobo con il centrosinistra. Il risultato, con Stefania vincente a Gela e Bobo terzo a Palermo, sottolinea la separazione incolmabile tra le loro visioni e ambizioni. Nel presente, la rivalità tra Stefania e Bobo Craxi continua a definire il panorama politico italiano. Stefania, eletta senatrice nel 2022 e presidente della Commissione Affari Esteri e Difesa del Senato, si afferma come una figura influente nella destra italiana. Bobo, invece, rimane impegnato nel PSI e cerca di rilanciare il socialismo con proposte di riforma. La sua intervista a Il Progetto Laburista (26 luglio 2024) rivela un uomo frustato, oppresso dall’eredità paterna e dalla visibilità della sorella. Le sue dichiarazioni suggeriscono un tentativo disperato di costruire un futuro per il socialismo italiano, ma la sua carriera è segnata da aspettative tradite e dalla lotta per emergere in un contesto politico che sembra averlo relegato ai margini.
La rivalità tra Stefania e Bobo Craxi è un dramma complesso che attraversa decenni di storia italiana. La loro lotta non è solo per il potere politico, ma per la definizione della memoria paterna e delle loro identità personali. Mentre Stefania costruisce la sua carriera politica nella destra italiana, Bobo cerca di emergere nel socialismo, lottando contro il peso della dinastia e la divisione familiare. In questo scenario, l’eredità di Bettino Craxi rimane un simbolo di conflitto e ambiguità, illuminando le fragilità e le speranze di due figli segnati dalla politica e dalla storia.