(voce di Luca Grandelis)

«Ciò che vediamo nella culla è la mente più meravigliosa che sia mai esistita, la più potente macchina capace di apprendere: è questo il concetto-chiave che sintetizza le numerose ricerche di carattere multidisciplinare volte a migliorare la comprensione della mente umana. L’apprendimento (e in particolare l’apprendimento attraverso l’esperienza) è quindi la caratteristica specie-specifica che ci contraddistingue come esseri umani. Eppure è vero che numerosi bambini a scuola incontrano difficoltà e spesso non riescono a imparare. Indubbiamente l’apprendimento scolastico è radicalmente diverso da quello che si realizza nella vita quotidiana. Ci si dovrebbe chiedere, però, se le difficoltà siano dovute a un’impossibilità personale o non derivino piuttosto da ciò che deve essere appreso e dal «modo» con cui ciò che deve essere appreso viene proposto».

L’obiettivo dell’educazione scolastica è fare in modo che la curiosità onnivora dei primi mesi di vita non si smorzi nella noia, nell’imposizione o nell’inadeguatezza della proposta al bambino. La scuola oggi è più che mai necessaria: siamo nell’epoca del lifelong learning e un bambino che non apprenda a sufficienza rischia non solo di vedersi precludere molte professioni da adulto, ma di non raggiungere un buono sviluppo personale. Perciò, oggi più che mai, la scuola deve saper andare incontro all’allievo, senza irrigidirsi in posizioni di principio e con la consapevolezza che solo una fondamentale conoscenza dei meccanismi dell’apprendimento può permettere la formulazione di una proposta didattica efficace, che sappia tenere conto di tutte le dimensioni del discente: sociale, emotiva, cognitiva, biologica.

Antonella Reffieuna è attualmente dirigente scolastico e docente nel corso di Dottorato presso la facoltà di Psicologia dell’Università di Torino, di cui è stata anche docente a contratto dal 1998 al 2008. Scrive su riviste italiane e internazionali. Tra le sue pubblicazioni, testi adottati in numerose università italiane: Psicologia dello sviluppo e scuola primaria (1996, 2006); Il bambino a scuola. Perché, cosa, come osservare (2002); Le relazioni sociali in classe: il test sociometrico (2003).


A. Reffieuna, Come funziona l’apprendimento. Conoscerne i processi per favorirne lo sviluppo in classe, ed. Erickson, 2012, pp. 380, euro 22.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.