Il libro “Cannone: Il bene non paga” di Piero Racchi, con il suo stile narrativo e i temi trattati, si inserisce perfettamente nel contesto sociologico e culturale del basso Piemonte e dell’entroterra ligure del dopoguerra, in sintonia con le correnti del verismo e del neorealismo.
Ambiente e Cultura Contadina
Il basso Piemonte e l’entroterra ligure degli anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra Mondiale erano caratterizzati da una cultura contadina profondamente radicata. Questi territori, isolati e spesso economico-socialmente depressi, vivevano di una vita semplice e tradizionale, plasmata da ritmi e valori che rispecchiavano una società in trasformazione. Il dopoguerra portò con sé una serie di cambiamenti economici e sociali che modificarono lentamente il volto di queste comunità, ma non senza attriti e resistenze.
Nel romanzo “Cannone”, Piero Racchi esplora questi temi attraverso la vita e le disavventure del protagonista, Sebastiano, un giovane dalla natura buona che, purtroppo, si scontra con le dure realtà di una società ingrata e corrotta. Il contesto rurale e le dinamiche sociali del paesino del nord Italia non sono solo uno sfondo, ma un elemento centrale che influenza e modella le vicende e i comportamenti dei personaggi.
Stile Narrativo Verista e Neorealismo
Verismo:
Il verismo, corrente letteraria che si sviluppò in Italia alla fine del XIX secolo, è caratterizzato da una narrazione realistica e cruda della vita quotidiana, in particolare delle classi popolari. Autori come Giovanni Verga hanno utilizzato uno stile che enfatizza la realtà della vita contadina, le sue lotte e le sue ingiustizie.
Nel caso di “Cannone”, Racchi adotta un approccio simile, descrivendo con realismo crudo le difficoltà e le ingiustizie che Sebastiano affronta. L’ambientazione rurale e le tensioni sociali presenti nel libro rispecchiano le problematiche e le incertezze di una società che, nonostante i cambiamenti, continua a premiare l’opportunismo e a punire la bontà e l’innocenza.
Neorealismo:
Il neorealismo cinematografico, emerso in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale, si concentra su una rappresentazione autentica della vita quotidiana dei ceti popolari, spesso attraverso l’uso di attori non professionisti e ambientazioni reali. Film come “Roma città aperta” e “La terra trema” mostrano una visione cruda e spesso disperata della realtà, simile a quella che emerge in “Cannone”.
Nel romanzo di Racchi, possiamo rintracciare elementi neorealistici nella descrizione dettagliata e autentica dell’ambiente rurale, nelle tensioni sociali e nel dramma umano che si svolge. Sebastiano, il protagonista, è un personaggio che, nonostante la sua bontà e purezza d’animo, è vittima di una società che non riesce a premiare la virtù, ma anzi sfrutta e condanna i più deboli. Questo riflette il senso di impotenza e l’inevitabilità di un destino ineluttabile, tipico del neorealismo.
Metafore e Critica Sociale
La storia di Sebastiano in “Cannone” può essere letta come una metafora della condizione umana e delle sue contraddizioni. Il giovane, etichettato come “Cannone” per la sua altezza e la sua natura, rappresenta il paradigma della bontà che, in una società corrotta, finisce per essere sfruttata e punita. La critica sociale del libro si fa quindi esplicita nella sua narrazione, mettendo in luce le carenze e le ingiustizie di una società che premia i più furbi e abbandona i più fragili.
Le analogie tra il romanzo e le opere artistiche di Racchi, come le sue sculture e quadri, che riflettono una lotta tra natura e artificio, sono evidenti. La rappresentazione della società in “Cannone” può essere vista come una critica alla maniera in cui l’umanità spesso sfrutta e maltratta gli altri, simile alla critica che Racchi esprime attraverso la sua arte verso l’asservimento della natura.
In sintesi, “Cannone” di Piero Racchi utilizza elementi del verismo e del neorealismo per esplorare la realtà socioculturale del basso Piemonte e dell’entroterra ligure del dopoguerra. Attraverso la storia di Sebastiano e il contesto in cui è ambientata, il romanzo offre una riflessione profonda e critica sulla società, la bontà e l’inevitabilità del destino.
L’autore.
Piero Racchi, nato a Melazzo (AL) nel 1948, è un artista e scrittore con una vasta esperienza nel campo delle arti visive. La sua carriera artistica è iniziata con la grafica per poi evolversi nella pittura e scultura. Le sue opere, caratterizzate da una forte componente polimaterica, riflettono una continua ricerca sulla relazione tra natura e artificio. Oltre a “Cannone”, Racchi ha scritto anche “Confessioni sconvolgenti”, dimostrando una notevole versatilità e sensibilità nell’esplorazione delle sfumature dell’animo umano e delle sue sfide. (v. biografia)
Caratterizzazione del Libro
Titolo: Cannone: Il bene non paga
Autore: Pietro Racchi
Editore: Independently published
Data di pubblicazione: 27 febbraio 2024
Lingua: Italiano
Copertina: Flessibile
Pagine: 226
ISBN-13: 979-8883073822