Ugo Santamaria
Un bambino dorme. C’è un bricco di latte pronto per il suo risveglio. Un topo si beve il latte. Il bambino, non avendo il latte, strilla e la mamma strilla. Il topo disperato si batte la testa contro il muro…
I salti di Bottuda sono campagne assai distanti dal paese omonimo, e per arrivare alla chiesetta intorno a cui si fa la festa campestre, bisogna attraversare una valle, un bosco, una pianura.
ono andati a svegliarlo sulla poltrona nella stanza di là, se voleva vederla un'ultima volta prima che il coperchio fosse saldato sulla cassa.
Si era istituito un premio per il miglior corridore; anzi, due premii, uno grande e uno piccolo, per i due migliori corridori, — e non in una gara soltanto, ma durante tutto un anno.
Un giorno d’agosto, nelle ore piú calde, una mosca spiccò il volo da una finestra della palazzina in cui viveva da tre mesi, discese nel giardino, e da un cespuglio a una rosa a un arbusto a una siepe s’andò a posare dentro un capanno rivestito di convolvoli, sulla spalliera d’un sedile di ferro; dove, con sorpresa, si trovò davanti una sua simile, non mai vista da lei prima d’allora, che pareva stupita e inquieta di trovarsi là, come un viandante smarrito in una foresta.
Preceduto da due servi, Antonio Dalvy andava di villaggio in villaggio, acquistando giumente e puledri di buona razza, per spedirli al continente. Egli era un bell'uomo sui quaranta, alto, grasso, con la testa gettata all'indietro; con occhi un po' obliqui, un po' verdognoli, d'un fuoco straordinario, mal celato da grosse palpebre abbassate.
Che stizza per quella nebbia, il signor Bareggi! Gli parve sorta a tradimento proprio per lui, per pungerlo fredda, con punture lievi di sottilissimi aghi, alla faccia; alla nuca, e…
Durante tutta la giornata precedente, il mio compagno non aveva fatto che agitarsi e andare e venire per la casa, accarezzandosi il mento, corrugando le ciglia, colmando ed esaurendo la sua pipa, assolutamente sordo alle mie domande ed osservazioni. Man mano che comparivano gli erano stati spediti tutti i giornali, ma non vi aveva gettato che un’occhiata.
C'era una volta un principe, che voleva sposare una principessa; ma aveva ad essere proprio una principessa vera. Fece dunque il giro del mondo per trovarla: — nè di principesse c'era penuria: ma non poteva mai sincerarsi se fossero vere principesse; sempre qualche cosa in esse gli pareva sospetto. E così se ne tornò a casa, afflittissimo per non aver trovato quello che desiderava.