(voce di Luca Grandelis)

Nel quarto secolo della sua attività culturale, l’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena dà vita a una Collana di studi sui fondamenti e sulla filosofia della fisica intesa come «risposta alle richieste di una società sensibile alla riflessione storico-critica sulle scienze, punta di diamante del moderno sapere», come scrive Giuseppe Gemignani nella sua Presentazione del volume I concetti della fisica, curato da F. Pollini e G. Tarozzi.
Con un linguaggio chiaro ma che non risparmia il tecnicismo e fa un abbondante uso della matematica, vengono affrontati da un punto di vista fondazionale (o, se si preferisce, di filosofia della fisica) argomenti come la cosiddetta «freccia del tempo», la filosofia dello spazio di Reichenbach, l’energia e i campi di forza, la questione delle variabili nascoste in meccanica quantistica (Pollini) e la relazione tra irreversibilità termodinamica e misurazione quantistica (Tarozzi).
Ne viene fuori un volume in grado di spaziare dal rapporto tra la relatività speciale e la causalità alla più generale riflessione filosofica sull’origine dei concetti; un’opera che – nonostante sia oggi maggiorenne – non appare per ciò stesso datata; si presti attenzione, ad esempio, a questa affermazione di Mario Alai: «un altro dibattito attuale è quello su realismo ed antirealismo, ossia se i concetti riflettono o ritraggono la realtà, o non piuttosto le diano forma o la ricreino liberamente. Ed a questo dibattito il problema dell’origine è doppiamente legato: perché, ad esempio, se i concetti hanno origine dalla realtà (dalle cose e dalle loro proprietà) è anche probabile che la rispecchino, mentre se hanno un’origine di tipo soggettivo è probabile che la ricreino; e viceversa, se rispecchiano la realtà è probabile che abbiano origine da essa, e se non la rispecchiano, dal soggetto». Perfettamente consonante con l’odierno dibattito su realismo e antirealismo in metafisica, che va avanti già da diversi mesi su periodici come «Repubblica» e «Alfabeta2».
Contributi di spessore, con una solida bibliografia. Da leggere con la necessaria calma e non senza conoscere i fondamentali della matematica per la fisica.


F. Pollini e G. Tarozzi, I concetti della fisica, ed. Mucchi, 1992, Collana di Studi dell’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena, pp. 250.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.