Titolo: E venne il giorno di M. Night Shyamalan, 2008
Titolo originale: The Happening
Con: Mark Wahlberg, Zooey Deschanel, John Leguizamo, Ashlyn Sanchez, Spencer Breslin, Robert Bailey, Betty Buckley, Tony Devon, Frank Collison, Victoria Clark, Jeremy Strong, Stéphane Debac.
Il cammino di Shyamalan (Signs, The Village, Lady in the wather) è talmente unidirezionale nella sua vaghezza da rendere poco misterioso il mistero, la misteriosa necessità degli umani di dover contare sull’amore, l’amore che unisce e che pulisce, per fronteggiare i problemi del mondo. Via gli egoismi e i sospetti, il futuro tornerà ad esserci amico solo se sapremo recuperare il tesoro che è dentro di noi. Non dovremo arrenderci alla minaccia, dovremo invece cercare di comprenderla, con l’aiuto della scienza e soprattutto non perdendo la fiducia nella continuità della vita.
Ciò che accade sin dalla prima sequenza al Central Park di New York fa pensare subito all’attacco terroristico, ma presto la paura convenzionale si va decostruendo e lascia il posto ad un senso di sgomento profondo di fronte allo spettacolo di tragico autolesionismo che le persone offrono alle altre persone, in una catena di suicidi che sembra non doversi più arrestare. Di città in città, a Philadelphia e in Pensylvania uomini e donne, misteriosamente, si arrestano, cadono come in una depressione fatale e cercano la morte.
Il mistero cresce in progressione finché il protagonista, Elliot (Wahlberg), insegnante di scienze, non intuisce che la minaccia viene dalle piante e da una tossina che da esse si scatena contro l’umanità, per una reazione naturale al comportamento dell’umanità verso la natura. Dal mistero si passa alla fuga disperata, alla ricerca di un rifugio e di una salvezza. Dalle grandi città si passa ai centri sempre più piccoli mentre il numero dei morti cresce e ogni direzione sembra non essere quella giusta. Infatti la direzione giusta è interiore.
La natura si placherà improvvisamente quando Elliot e la sua compagna, Alma (Deschanel), mostreranno di ritrovare l’armonia che tra loro sembrava essersi persa. E a loro chiede aiuto anche Jess (Sanchez), la figlioletta di Julian (Leguizamo), collega di Elliot, dopo che il padre è caduto vittima della tossina. Rinasce una famiglia e come se non bastasse, Alma, a conclusione dell’happening – sono passati tre mesi dagli orribili eventi – comunica al proprio uomo di essere incinta. Il film ha i suoi momenti migliori finché la curva dell’angoscia è in salita e la sorte dei protagonisti non risulta esplicitamente legata al disegno morale.
Si resta in ambito hitchcockiano (Gli uccelli, 1963) e si ritrova l’antagonismo fatale Uomo-Natura, ma per il lato inverso rispetto all’antica Guerra dei mondi (Byron Haskin, 1953), quando furono proprio i batteri a salvare l’umanità dai marziani. Nulla comunque sembra definitivo. Nell’ultima inquadratura, nubi nere avanzano all’orizzonte, segno di un clima tutt’altro che amico. E una vaghezza s’impossessa nuovamente dei passanti.
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