In scena gli attori della Compagnia Teatrale Luigi Rasi, diretti da Alessandra Casanova e organizzata con il Rotary
Una commedia brillante che gioca su gag ed equivoci, per ricordare il periodo degli anni ’50 del secolo scorso e al tempo stesso promuovere solidarietà e benessere nella scuola. Almeno due, quindi, le motivazioni per assistere allo spettacolo Oscar, scritto da Claude Magnier e portato in scena dalla Compagnia Teatrale Luigi Rasi martedì 14 marzo alle 20.45 al Teatro Rasi di Ravenna. Realizzato in collaborazione con il Rotary Club di Ravenna, il ricavato dell’evento servirà infatti a finanziare l’istituzione di uno sportello di ascolto per il disagio psicologico all’interno dell’Istituto comprensivo Guido Novello della città bizantina. Nell’occasione abbiamo intervistato la regista Alessandra Casanova.
Puoi parlarci della commedia che andrà in scena, Oscar di Claude Magnier, del perché l’hai scelta e chi saranno gli interpreti?
“Questa commedia brillante in due atti è opera dell’attore ed autore teatrale Claude Georges Ernest Louis Magnier (20 gennaio 1920 – 21 giugno 1983). Rappresentata per la prima volta a Parigi al Théâtre de l’Athénée nel 1958, poté vantare Jean Paul Belmondo nel ruolo di Christian Martin e Pierre Mondy, il famoso commissario Cordier dell’omonima serie televisiva nella parte del protagonista, Bertrand Barnier. Nonostante il successo del ’58, il vero trionfo arrivò quando Louis de Funès, dopo aver interpretato la parte di Barnier più di 600 volte a teatro, accettò la parte del protagonista nell’adattamento cinematografico del 1967.
Tutto si svolge in una sola giornata a casa di Bertrand Barnier, un facoltoso industriale. Il pubblico conoscerà così lui, il suo uomo di fiducia, la sua eccentrica consorte, sua figlia (innamorata di Oscar, l’autista di famiglia), la cameriera ed altri pittoreschi personaggi. L’ho scelta perché è un divertentissimo vaudeville moderno, ricco di equivoci e svolte improvvise. Il ritmo incalzante accompagna gli spettatori verso il colpo di scena finale e l’inevitabile lieto fine.In scena vedremo gli attori della Compagnia teatrale: Antonella Castelvetro, Vincenzo Dicandia, Davide Dima, Enrica Gemignani, Ettore Giallongo, Giulia Grillo, Caterina Marchetti, Paola Piergentili e Simone Rava”.
Nel tuo repertorio ci sono spesso commedie brillanti, scritte negli anni ’50, che hanno un ritmo sostenuto e giocano sugli equivoci. Come ci si prepara ad uno spettacolo di questo genere?
“La difficoltà consiste proprio nel portare il lavoro al tempo giusto e senza anticipazioni. Mi spiego. Il lavoro deve essere veloce, ma le battute devono essere accompagnate dalla reazione giusta e questo è difficile. Spesso, in velocità, si rischia di lanciare la battuta senza la reazione appropriata, ma è indispensabile prendersi il tempo (seppur minimo) per capire cosa ci è stato detto, reagire mimicamente e poi rispondere”.
Cosa ci puoi raccontare sulle fasi della preparazione dello spettacolo, ad esempio il lavoro sul testo, la scelta dei costumi e delle luci. Quanto tempo avete impiegate a prepararlo?
“Per preparare un lavoro di questo tipo, occorrono diversi mesi di studio e prove. Ogni attore deve studiare attentamente il proprio personaggio: che carattere ha, quali sono le sue caratteristiche e quale tempo deve avere (sia di movimento che di battute). Il costume dovrà poi aiutare il pubblico a capire il carattere del personaggio. Una volta svolto questo compito, si fanno confluire tutti i personaggi nel lavoro completo (che dovrà aver un suo tempo d’insieme). In questo caso sarà veloce, ma non uniforme dall’inizio alla fine altrimenti diventerebbe pesante per il pubblico”.
C’è qualche commedia di questo genere o personaggio in particolare a cui sei affezionata?
“Sicuramente Knock o il trionfo della medicina, capolavoro di Jules Romains, rappresentato per la prima volta nel 1923. Questa pièce racchiude una chiara critica sociale indirizzata ai medici che, negli anni ’20, cominciavano ad essere influenzati dalla pubblicità commerciale e la sfruttavano nel loro campo per procurarsi clienti ed aumentare le entrate. Knock sviluppa un tema che è rimasto sempre attuale”.
Un bilancio sulla tua esperienza con la recita delle poesie di Pascoli e un confronto con l’attività dell’anno precedente dedicata a Dante Alighieri
“Tutto il 2021 è stato dedicato allo studio dell’opera del Sommo Poeta ed abbiamo presentato online tutti i 100 canti della Divina Commedia più sonetti, canzoni e ballate. Il risultato è stato sorprendente anche per noi perché abbiamo superato le 50.000 visualizzazioni in tempi brevi. Lo scorso anno ho pensato di proporre al nostro pubblico online i Sonetti di Shakespeare in lingua italiana (ed alcuni nella versione originale inglese), che sono stati accolti molto bene, e poi in settembre abbiamo presentato le poesie di Giovanni Pascoli.
Queste esperienze hanno coinvolto i ragazzi della Compagnia che si sono avvicinati con entusiasmo a queste nuove esperienze. Bisogna considerare che, oltre al piacere di potere recitare, lo studio di questi canti, dei sonetti o delle poesie è fondamentale per la formazione di un buon attore. E il pubblico ha premiato il nostro impegno seguendoci sempre con interesse”.
Nell’occasione abbiamo rivolto qualche domanda anche alla presidente del Rotary Club Ravenna, per approfondire la valenza benefica dell’evento, la dottoressa Maria Letizia Marini
Lo spettacolo fa parte di un’iniziativa solidale realizzata in collaborazione con il Rotary Club Ravenna. Come è nata questa collaborazione e qual’ è la finalità?
“La collaborazione fra Rotary Club Ravenna e la Compagnia teatrale Luigi Rasi è nata dall’amicizia di una attrice, Enrica Gemignani, e me. Ragionando su possibili eventi finalizzati a raccogliere fondi è nata l’idea di proporre la rappresentazione di una commedia brillante con la regia di Alessandra Casanova. Come si è prospettata la possibilità di realizzare tale evento si è subito deciso di finalizzarlo ad un progetto nato nel 2017 dal gruppo consorti, denominato Sportello d’ascolto: si tratta del finanziamento di uno sportello d’ascolto psicologico con l’obiettivo di promuovere salute e benessere psicofisico agli allievi, ai genitori e ai docenti dell’Istituto Comprensivo Guido Novello. Visto il successo dell’iniziativa, anche quest’anno si è deciso di riproporre tale progetto con la prospettiva di estenderlo anche ad altri istituti scolastici”.
Perché la scelta di uno spettacolo teatrale per finanziare un’iniziativa benefica rivolta alla scuola?
“Il Rotary ha fra le sue principali vie d’azione quella di rafforzare le capacità dei giovani attraverso programmi di sviluppo della leadership. In quest’ottica il R.C Ravenna ha sempre operato con borse di studio e diversi progetti. Il teatro ha un ruolo indubbiamente molto importante sotto diversi aspetti. In questo caso giovani attori non professionisti che si impegnano a recitare, a mettersi in gioco è una fantastica scuola di leadership e quindi esempio per i ragazzi più giovani”.
Quali altre attività di sostegno sociale e culturale avete all’attivo in questo periodo e se ce ne sono altre in cantiere, in particolare se ce ne sono altre rivolte al settore teatrale
“Il Rotary Club Ravenna quest’anno oltre allo sportello d’ascolto per l’IC Guido Novello di Ravenna, ha promosso un programma di lezioni sul ballo liscio romagnolo per le scuole Medie Inferiori allo scopo di preservare una tradizione che identifica la nostra Regione, ma anche per introdurre i ragazzi ad una disciplina che impone rispetto dell’altro e atteggiamento posturale e mentale composto ed elegante.Un altro importante progetto portato a termine è stato l’acquisto di una barca per l’associazione Marinando che opera nel nostro territorio per consentire alle persone, in particolare ai bambini, con disabilità, di provare l’emozione di veleggiare e partecipare a regate. Riguardo altre iniziative nel settore teatrale, il 21 febbraio, 8 giovani attori sono stati ingaggiati per organizzare una “Cena con delitto” ambientata in una serata rotariana degli anni ’20; i proventi contribuiranno in parte al finanziamento dell’acquisto della barca”.
Anna Cavallo