isole.gifIl mare ci unisce e ci separa. È il mare degli eventi quello che ci viene proposto. In queste pagine c’è un odore che sa di lettere scritte ancora a mano, di mani sfiorate e di fragili illusioni. E c’è il silenzio della vita nei tram e nelle metropolitane, quello tra la gente, in una realtà che non muore, si trasforma.

Le isole sono spazi da raggiungere, insiemi raggiunti (ma spesso irraggiungibili) come quando sei stato li a fine serata e poi dici a te stesso «non ci sono riuscito. Non le ho detto nulla».

Le isole sono luoghi da raggiungere o dai quali farci raggiungere (ma saremo talmente sensibili?).

Le isole sono i capitoli di un libro da leggere che ti si scaraventa addosso come una «scarica di vetri» e dove il mare che le separa può essere a volte molto profondo oppure facile da navigare.

Le isole sono un commento lucido di una contemporaneità che cede ancora molto alle emozioni. Firmani ha scritto le sue di isole ma tra queste qualcuna ci appartiene sicuramente, attenti però a raggiungerla presto: La prossima fermata della metro è la nostra!